la richiesta del partito di opposizione

La Lega al sindaco di Saronno: "A quando il co-housing in città?"

"La divisione delle responsabilità tra gli ospiti del co-housing è gestita secondo un'organizzazione non gerarchica"

La Lega al sindaco di Saronno: "A quando il co-housing in città?"
Pubblicato:

La Lega di Saronno dopo una visita agli esperimenti di co-housing di Grandate e Valmorea chiede all'Amministrazione cittadina quando verrà esteso anche a Saronno il progetto in città.

La Lega al sindaco di Saronno: "Portiamo il co-housing in città"

"Angelo Veronesi membro della commissione sanità del Comune di Saronno è stato in visita con l'on. Elena Lucchini assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità della Regione Lombardia presso la Residenza Sanitaria Disabili (RSD) ed il centro diurno disabili (CDD) di Valmorea (CO) e presso gli appartamenti in co-housing di Grandate (CO) gestiti dalla benemerita cooperativa Sim-patia. A Grandate abbiamo avuto il piacere di incontrare anche il sindaco Alberto Peverelli - ha affermato il gruppo Lega - Gli appartamenti in co-housing sociale sono realizzati in una palazzina di cortile del Comune di Grandate e sono adibiti ad anziani soli, persone disabili, famiglie e persone fragili in temporanea difficoltà. Il co-housing è gestito su modello delle vecchie case di ringhiera dei Comuni lombardi. In pratica un amministratore sociale governa tutti i processi del co-housing che vanno dalla valutazione del bisogno, all'accoglienza, alla condivisione di un patto di corresponsabilità, alla re-inclusione sociale. L'amministrazione sociale si coordina con una equipe multidisciplinare di educatori, psicologi, assistenti sociali e risponde al coordinatore d'area sociale. Si occupa anche di amministrazione condominiale, oltre che gestire i bisogni degli ospiti lavorando in sinergia con le reti del territorio. I servizi a valore aggiunto del co-housing riguardano attività di mutuo aiuto tra gli ospiti e messa a disposizione delle competenze di ciascuna fascia di età in una logica di reciprocità. La condivisione di beni e servizi viene attuata attuata attraverso logiche di sharing economy in grado di generare benefici economici grazie alla riduzione degli sprechi materiali. A ciò si aggiunge, nella stessa logica, la gestione condivisa degli adempimenti operativi e amministrativi tra i residenti, compiuta con il supporto di professionisti. La divisione delle responsabilità tra gli ospiti del co-housing è gestita secondo un'organizzazione non gerarchica, con il coordinamento dell'amministrazione sociale attendo alla partecipazione ed alla condivisione. La gestione non gerarchica è stata particolarmente promettente in quanto aiuta tutti gli ospiti a essere quanto più autonomi possibile. Il co-housing è un'opportunità per il territorio, infatti all'interno dei locali della palazzina di Grandate trovano spazio anche l'associazione comunale anziani, un fisioterapista ed un podologo, in modo che il co-housing sia un luogo aperto anche ai cittadini del quartiere che lo ospita. Alcuni appartamenti sono muniti di dispositivi domotici di intelligenza artificiale al servizio delle persone disabili che intraprendono una vita autonoma all'interno di tre appartamenti palestra per l'autonomia. Si è visto che nel corso del tempo molti ospiti del RSD vogliono tornare a vivere in autonomia, ma hanno paura a farlo a causa delle loro disabilità, pertanto questi tre appartamenti palestra sono serviti per far imparare nuovamente a vivere in autonomia, fino a poter uscire completamente da questi appartamenti e tornare a vivere in appartamenti autonomi. Infatti la persona disabile attraverso dispositivi di domotica comandati in modo autonomo dalla persona stessa o semi-autonomo dalla persona con l'aiuto dell'intelligenza artificiale ed il supporto di sicurezza di operatori, è in grado di sopperire alle mancanze fisiche e psichiche tornando a impossessarsi della propria vita autonoma. I dispositivi di intelligenza artificiale applicati alla domotica per persone con disabilità sono particolarmente efficaci ed il fisico Angelo Veronesi lo dice con cognizione di causa essendo membro del gruppo Intelligenza Artificiale istituito dall'Ordine nazionale dei consulenti in proprietà industriale. Il co-housing ha dato inoltre dei risultati molto soddisfacenti per intercettare i bisogni delle famiglie e delle persone in difficoltà temporanea evitando che finiscano sulle spalle del sociale e possano intraprendere percorsi di ritorno ad una vita autonoma attraverso il patto di corresponsabilità. I dati che ci sono stati fatti vedere sono molto incoraggianti e mostrano come la maggior parte di coloro che transitano per il co-housing riesce a tornare ad una vita autonoma. Questo servizio di co-housing è particolarmente interessante perchè consente alle persone e alle famiglie in difficoltà di trovare dei percorsi per uscire dalla dipendenza dei servizi sociali e tornare ad una vita autonoma. E' un percorso particolarmente interessante anche per le finanze dei Comuni coinvolti, perchè a fronte di un investimento iniziale, si promuove la vita autonoma al di fuori degli aiuti sociali, rendendo disponibili questi fondi per coloro che hanno bisogno. Ero già stato in visita agli appartamenti di co-housing - rivela Angelo Veronesi - con l'assessore comunale al sociale Gianangelo Tosi nel 2017 ed avevamo studiato attentamente il co-housing appena realizzato da Simp-patia nel 2016. Il modello di co-housing ci era sembrato particolarmente promettente per l'allora realizzanda Palazzina X2 del quartiere Matteotti, in quanto questa palazzina comprendeva un piano terra da destinare alle associazioni del territorio ed a spazi di condivisione con gli ospiti come i vecchi cortili lombardi. La palazzina comprende due piani ed avevamo pensato di adibire una parte degli appartamenti a co-housing con appartamenti predisposti per la domotica ed una parte per una palestra di vita autonoma per i giovani disabili che hanno la necessità di uscire dalla famiglia di origine, il cosiddetto progetto Dopo di Noi. Tutto era pronto per trasformare Palazzina X2 in un centro Palestra per la vita autonoma ed avevamo anche redatto un bando per far partecipare tutti i gestori di co-housing del territorio, ma il cambio di amministrazione ha interrotto tutto. Mi chiedo cosa abbia intenzione di fare l'amministrazione Airoldi della Palazzina X2 e cosa ne pensi del progetto di co-housing. Rimango a disposizione per far toccare con mano come il co-housing funzioni realmente bene".

(Foto: ing. Nicola Liboni (Sim-patia), on. Elena Lucchini (assessore regionale), dott.ssa Irma Missaglia (Sim-patia), Alberto Peverelli (sindaco di Grandate), Angelo Veronesi).

Seguici sui nostri canali