Saronno

"Il DDL Zan sconfitto anche da oscure trame di potere saronnesi"

Tra soddisfazione per la "tagliola" in Senato e ironie per la mancata comunicazione della mozione pro DDL: "Guardiamo con fiducia l’oscura figura che si aggira silente nei corridoi della sala consigliare per attuare sabotaggi strategici"

"Il DDL Zan sconfitto anche da oscure trame di potere saronnesi"
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A ormai quasi una settimana di distanza dal voto del Senato che a scrutinio segreto ha fatto calare la "tagliola" proposta da Lega e Fratelli d'Italia, affossando di fatto il DDL Zan, se ne continua a discutere. Da una parte, quella dei "delusi", come di una grave sconfitta della democrazia e dei diritti; dall'altra, quella dei contrari, come una vittoria contro una proposta ideologica (e per alcuni persino "pericolosa").

Nel dibattito tra le due parti a Saronno, dove il consiglio comunale aveva anche votato a sostegno del DDL Zan, non manca qualche ironia da parte della Lega che già aveva criticato la mozione cittadina.

Di seguito, riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma di Marco Castelli.

DDL Zan sconfitto, la Lega: "Non sapevano del voto del consiglio comunale"

Questi, per il progressismo italiano sono giornate pessime: il Senato ha affossato il DDL più glamour della storia Repubblicana italiana.

La sconfitta politica del DDL Zan ha prodotto svariate isterie nel mondo mainstream: influencer, opinionisti, giornalisti si sono stracciati le vesti gridando allo scandalo per la "sconfitta della democrazia". Un normale iter parlamentare per certi soggetti è al di fuori della democrazia. Quella per intenderci, che si regge sul granitico principio “Se va come dico io vince la democrazia, altrimenti c’è il pericolo fascista”.

Gli stessi che in questi giorni stanno sputando veleno, invettive, e urlando contro i "complottisti" – tanto oggi è sempre di moda - indicono una caccia alle streghe per gli "infedeli" che si sono opposti all’auto proclamata “legge contro l’odio”. Così in perfetta applicazione del contrappasso aristotelico, pagano lo scotto di aver provato a fare il colpaccio, fondando il suddetto testo su principi inaccettabili e basandosi su una propaganda messianica che continua attraverso le parole molto poco inclusive dei suoi grandi sostenitori.

Ma forse, più delle perplessità sull’equiparazione dell’identità percepita con il genere biologico, più della paura di derive liberticide con l’articolo 4, più ancora della preoccupazione per l’educazione “inclusiva e genderless” sin dalle scuole elementari, secondo noi ha inciso la mancata comunicazione da parte dell’amministrazione comunale che era stata votata una mozione a favore del DDL Zan dalla maggioranza di Saronno.

Airoldi & compagn* avrebbero sicuramente smosso le coscienze dei contrari, che una volta saputo come la maggioranza consigliare saronnese avesse a cuore il problema, si sarebbero unitamente convertiti alla fede arcobaleno nel futuro progressista.

Però, purtroppo per loro, nessuno si è ricordato di inviare per tempo tale comunicazione, e le pecorelle smarrite non hanno potuto trovare la salvifica redenzione grazie al soccorso arcobaleno saronnese. Non è che qualche vecchio volpone della politica saronnese abbia anch’egli complottato nelle segrete stanze di Sala Vanelli per far mancare proprio questo piccolo, ma strategico apporto alla causa progressista? Questo non si saprà mai, ma di certo tra un asterisco sempre pronto e una scritta fresca sulla mano, le armate del progresso saranno già all’opera per una nuova battaglia ricca di priorità e densa di significato.

Noi, invece, forti delle armi identitarie ci prepariamo alla prossima battaglia, guardando con fiducia l’oscura figura che si aggira silente nei corridoi della sala consigliare per attuare sabotaggi strategici con l’abnegazione che la contraddistingue

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