lo scontro politico

Il Comune promuove l'iniziativa "anti-aborto": insorge il PD

“Obbligare le donne che vogliono abortire ad ascoltare il battito del cuore del feto è qualcosa di brutale e violento”

Il Comune promuove l'iniziativa "anti-aborto": insorge il PD
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Non solo il Municipio VI di Roma. Anche il Comune di Misinto ha scelto di diffondere sui canali istituzionali la proposta di legge “Un cuore che batte” che vorrebbe rendere obbligatorio, per le donne che abortiscono, ascoltare il battito del proprio feto. Contraria l'opposizione del PD.

Il comune promuove l'iniziativa "anti-aborto": insorge il PD

“È evidente – afferma Davide Casata, segretario del PD Alte Groane – la disparità di promozione tra questa iniziativa e tutte le altre proposte di legge di iniziativa popolare che passano per i Comuni ma che non trovano questi spazi di diffusione ufficiale. Una scelta propagandistica che piega l’informazione istituzionale dell’ente a favore di una proposta vergognosa.”

Le parole del consigliere Di Paolo

“Obbligare le donne che vogliono abortire ad ascoltare il battito del cuore del feto è qualcosa di brutale e violento” aggiunge il consigliere provinciale Vincenzo Di Paolo. L’obbligo per il medico di far vedere alla donna intenzionata ad abortire il feto che porta nel grembo e a farle ascoltare il battito cardiaco dello stesso è una proposta crudele – spiega Di Paolo – un atto violento spacciato come diritto della donna alla consapevolezza, così da essere libera e responsabile delle sue azioni. La donna non ha bisogno di essere resa consapevole da una legge che non tutela la volontà e non rispetta il diritto di scelta. Il cuore che non batte è quello di chi sa pronunciare soltanto giudizi morali e non riesce a comprendere, sostenere, aiutare, stare accanto” conclude Di Paolo.

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