Il Comune di Saronno ha incontrato i vertici del gestore idrico provinciale
I responsabili di Alfa hanno illustrato i dati relativi sia alle attività di conduzione di impianti e strutture, che quelle riguardanti il rapporto con gli utenti
Incontro fra il Comune di Saronno e i vertici di Alfa Srl, ilk gestore idrico unico della provincia di Varese: diversi i temi toccati nel faccia a faccia.
Il Comune di Saronno ha incontrato i vertici di Alfa srl
Sono trascorsi ormai due anni dal passaggio del Servizio Idrico Integrato ad Alfa srl da Saronno Servizi SpA, come imposto a suo tempo dall’Autorità Provinciale (ATO Varese), per aderire all’obbligo normativo di Regione Lombardia di avere un unico gestore su tutto il territorio provinciale. L’incontro di metà dicembre 2023 segue quello richiesto dall’amministrazione a febbraio 2023. Sono stati due anni impegnativi con numerose segnalazioni da parte dei cittadini, sia relativamente alla tariffa applicata, sia rispetto alla frequenza e modalità di bollettazione, nonché alla qualità del servizio e alle carenti comunicazioni sulla qualità dell’acqua.
Per questi motivi, dopo quello iniziale di febbraio 23, l’Amministrazione ha chiesto a fine anno un ulteriore incontro per avere un aggiornamento della situazione e, a fronte dei dati presentati dall’azienda, formulare richieste migliorative. All’incontro hanno partecipato i principali referenti operativi dell’azienda, guidati dal Direttore Generale, dott. Michele Falcone.
Il rapporto con gli utenti del servizio
I responsabili di Alfa hanno illustrato i dati relativi sia alle attività di conduzione di impianti e strutture, che quelle riguardanti il rapporto con gli utenti. Per quest’ultimo aspetto, le cifre parlano di 3149 accessi allo sportello messo a disposizione da Saronno Servizi nell’ultimo anno, numero che comprende sia i cittadini di Saronno che quelli dei comuni limitrofi: Caronno Pertusella, Origgio e Uboldo.
Percentualmente si tratta di circa il 18% di tutte le utenze. Nel secondo trimestre dell’anno si è registrato l’afflusso maggiore, mentre da giugno in poi il numero di presenze agli sportelli si è andato gradualmente riducendo pur rimanendo apprezzabile, prova ne sia il fatto che è già stata avanzata richiesta ad ALFA di proseguire con la presenza di loro operatori presso lo sportello saronnese. La maggior parte degli accessi hanno riguardato genericamente richieste d’informazione sulle bollette, sulla domiciliazione bancaria per i pagamenti e sulle volture. Sono stati poi illustrati gli interventi eseguiti sul sistema idrico saronnese. In particolare, Alfa ha provveduto a dotare di telecontrollo per il monitoraggio in continuo tre stazioni di sollevamento, mentre una quarta lo sarà a breve. Sono stati inoltre sostituiti 110 metri di rete fognaria in via Randaccio (dove c’erano problemi di infiltrazioni), ammodernate e adeguate due stazioni di sollevamento (con rifacimento delle tubazioni) e ripristinata la funzionalità del tratto fognario di via Grieg, che in precedenza causava periodicamente allagamenti nelle aree produttive limitrofe. Infine, i dirigenti di Alfa hanno anche risposto ad alcune domande su questioni specifiche poste dagli amministratori saronnesi, sottolineando in particolare che, dai dati in loro possesso, sarebbero stati rispettati i criteri di conformità previsti dall’Autorità nazionale di settore (ARERA) per quanto riguarda le prestazioni svolte.
Le parole dell'assessore Casali
“E’ stato un incontro importante, anche se quanto emerso non è ancora sufficiente per rispondere in pieno alle esigenze che la nostra città giustamente manifesta nei confronti del nuovo gestore del servizio idrico scelto dall’ATO Provinciale - afferma l’assessore all’Ambiente Franco Casali - Ci rendiamo benissimo conto che una cosa è gestire pochi comuni limitrofi che presentano caratteristiche idrogeologiche molto simili, altro è gestire 142 comuni (133 della Provincia di Varese e 8 delle province limitrofe) localizzati in aree montane, collinari e di pianura che richiedono quindi modalità di gestione del servizio idrico molto differenti, e tipologie di investimenti di portata differente. I dati che ci hanno presentato e le analisi fatte dai rappresentanti dell’azienda, e in particolare dal Direttore Generale, indicano un impegno volto a razionalizzare il servizio, con le lamentele per le bollette che, secondo quanto presentato, sono andate gradualmente riducendosi ad ogni trimestre, dopo il picco di 492 accessi allo sportello di marzo 2023. L’Amministrazione, pur apprezzando la disponibilità, ben consapevole della situazione e ascoltando ogni volta le indicazioni dei cittadini, ha presentato ad Alfa un’agenda che richiede miglioramenti rilevanti su più fronti. In primo luogo abbiamo chiesto una maggiore chiarezza e semplificazione nella bollettazione, che è arrivata con una cadenza non regolare creando così confusione nei cittadini. Ci hanno confermato che seguono la regolamentazione disposta da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e che le tempistiche dipendono dai consumi, cioè che a consumi elevati corrisponde una bollettazione più frequente. Questa può essere semestrale (2 bollette, sino 100 mc), quadrimestrale (3, da 101 a 1000 mc), trimestrale (4, da 1001 a 3000 mc), bimestrale (6, oltre 3000 mc). La frequenza minima è pertanto semestrale per consumi sino a 100 mc annui, la frequenza massima è bimestrale per consumi oltre 3000 mc annui. Riteniamo opportuno che ALFA comunichi con i cittadini con la massima chiarezza. Naturalmente questa problematica è accentuata dal fatto che la tariffa per mc è cresciuta a livelli mai raggiunti in passato a Saronno, che ha presentato per anni con Saronno Servizi la tariffa più bassa della Provincia e poi in tempi più recenti bollette decisamente meno salate di queste. Serve quindi almeno maggiore chiarezza nella bollettazione, se non si può operare a ribasso sul prezzo. Abbiamo poi richiesto
maggiori investimenti, proprio a fronte dell’elevato livello della tariffa, per poter migliorare ad esempio i tempi dei nuovi allacci e delle volture, perché siano pubblicizzati in maniera regolare e completa i dati sulla qualità dell’acqua, affinché le domiciliazioni bancarie siano attivate in maniera tempestiva e perché siano garantite manutenzioni più puntuali delle caditoie. Vogliamo soprattutto che siano effettuati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla rete fognaria che, concepita e realizzata molti decenni fa quando non esisteva il problema dell’emergenza climatica, non è dimensionata in maniera adeguata visto il ripetersi frequente di eventi meteo estremi. Abbiamo raccolto maggior attenzione e maggiori impegni che ovviamente non mancheremo di monitorare e nel caso di pretendere siano rispettati. A cominciare dal piano di interventi sulla rete fognaria che dovrebbe secondo l’azienda partire proprio tra il 2024 e il 2025 e riguarda, al momento, l’esigua cifra di Eur 195.000”.