Bassa Comasca

Gli studenti comaschi "esclusi" dalle scuole varesine: è polemica

I sindaci della Bassa Comasca considerano la zona "arancione rafforzata"  una misura troppo rigida

Gli studenti comaschi "esclusi" dalle scuole varesine: è polemica
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Il passaggio di tutta la provincia di Como in fascia arancione rafforzata non piace ai sindaci della Bassa Comasca come Locate e Turate  dove la situazione epidemiologica è sotto controllo.  "Servivano interventi mirati e più oculati con misure differenziate in base al livello di contagiosità e non uniformate su tutto il territorio comasco” commentano i sindaci. "Ci dispiace per le famiglie perchè hanno dovuto riorganizzarsi dopo la chiusura di asili e scuole e il ritorno della dad anche per i figli che frequentano scuole in altre province"

Studenti comaschi "esclusi" dalle scuole varesine

Col passaggio della provincia di Como nella nuova tonalità “arancio rafforzato” con scuole e asili chiusi, scatta anche "la raccomandazione forte" alle scuole varesine ( territorio rimasto in fascia arancione) di  passare alla didattica a distanza per gli alunni comaschi.  Una decisione criticata dai sindaci della bassa Comasca, specialmente da quelli che risultano in zona bianca perché hanno pochissimi casi di contagio.

Turate critico: “Noi pochi positivi, la misura è troppo rigida”

Il sindaco di Turate Alberto Oleari è critico verso l’ordinanza regionale per contenere la diffusione del Covid nel comasco:

"Dei 900 studenti che frequentano le diverse scuole del paese non vi è alcun alunno positivo e in paese oggi sono solo 21 i casi attivi. La decisione  è troppo drastica per un paese e un territorio come il nostro dove la situazione epidemiologica è pienamente sotto controllo. Si doveva agire in modo più mirato”.   Turate non ha situazioni tali da dover interrompere le lezioni in presenza e obbligare anche molti studenti che frequentano scuole oltre i confini provinciali, come a Saronno, a dover tornare alla dad solo perché comaschi.

"Siamo dispiaciuti per le famiglie, Locate è in zona bianca"

Anche il sindaco di Locate Luca Castiglioni è fortemente perplesso sulla nuova misura regionale:

“Siamo dispiaciuti per i genitori che dalla sera alla mattina sono stati costretti a riorganizzare la famiglia dopo la chiusura di scuole e asili in tutta la provincia  senza alcuna distinzione. La proposta a livello nazionale è tesa a differenziare le fasce di rischio in base al tasso di contagiosità, e con la stessa chirurgia bisognava operare anche sul territorio comasco", premette il sindaco Luca Castiglioni.

"Locate come Carbonate hanno una situazione epidemiologico assolutamente tranquilla. A Carbonate c’è un solo caso, a Locate 9 positivi su una popolazione di 4 mila e 300 abitanti, meno dello 0,05%. Non ci sono ragioni oggettive per  adottare misure così drastiche nei nostri paesi”.

Misure che hanno comportato anche disagi per gli studenti del Seprio che frequentano istituti e scuole nel varesotto, (provincia confinante), costretti a passare alla didattica a distanza.  Una decisione discrezionale lasciata in capo ai dirigenti: l'ordinanza regionale non vieta,  ma "fortemente raccomanda"  di evitare agli studenti di seguire le lezioni in classe.

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