Fuga dei tesserati dalla Lega, Grimoldi: "Capisco, ma non è abbandonando la nave che si risolvono i problemi"

Ieri, domenica, l'indomani dell'assemblea dei militanti (pochi) della Lega a Caronno Varesino, l'ex deputato e co-fondatore del Comitato Nord Paolo Grimoldi si rivolge a chi ha lasciato il partito e a chi pensa di lasciarlo. Un appello in cui si elencano tanti dei problemi" del partito a guida Salvini.

Fuga dei tesserati dalla Lega: l'appello di Grimoldi

Grimoldi lancia il suo appello con un post su Facebook. Un appello, ma anche un lungo elenco di quelli che, evidentemente, ritiene essere i mali del partito oggi e i motivi per i quali in tanti stanno abbandonando il Carroccio. Tra questi, anche l'abbandono delle idee (e ideali) di stampo bossiano che già portarono (lui, "ultimo segretario eletto della Lega Lombarda", precisa) a fondare prima delle ultime politiche il Comitato Nord.

Grimoldi parte da un dato, pesantissimo: nel 2022 il partito ha dimezzato i suoi tesserati. "E il 2023 pare andare anche peggio", aggiunge.

Da qui l'appello a rinnovare la tessera in questi ultimi giorni di campagna di tesseramento, partendo con un lungo elenco di problemi:

"Lo so che sono state tolte le circoscrizioni senza motivo, lo so che i militanti non scelgono da anni i loro rappresentanti, lo so che aumentano i caselli autostradali tra qualche giorno, lo so che non si parla più di “padroni a casa nostra”, lo so che manca un progetto politico ("completamente", aggiunge rispetto al post nella nota stampa) e quindi un SOGNO di libertà, lo so che non c’è più rispetto del concetto di “anzianità di militanza”…. Capisco tutto ma non è abbandonando la nave che si risolvono i problemi!".

"Situazione non sostenibile"

In cauda venenum, con un giudizio più che negativo sullo stato di salute attuale del partito:

"Il mio appello è a rimanere nella nostra Lega! Sono sicuro che ì congressi ci porteranno a un chiarimento di questa situazione politicamente e moralmente non sostenibile".