Saronno

Fascia tricolore a messa ma non al Cippo. Lega: "Sindaco divisivo, non esistono morti di serie B"

Un gesto che per la Lega "valle più di mille parole", quello del sindaco Airoldi alla cerimonia per il Giorno del Ricordo

Fascia tricolore a messa ma non al Cippo. Lega: "Sindaco divisivo, non esistono morti di serie B"
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Cerimonia al retrogusto di polemica a Saronno per il Giorno del Ricordo, celebrato ieri giovedì 10 febbraio. Cerimonia più che "essenziale", senza tricolori e inni, con un momento di preghiera in chiesa e uno di raccoglimento davanti al cippo dedicato alle vittime delle foibe. Davanti a quest'ultimo, però, il sindaco Augusto Airoldi si è presentato senza fascia tricolore, indossata invece in chiesa.

Giorno del Ricordo e polemica a Saronno

Secondo la Lega, "l'ennesima figuraccia" del primo cittadino. "Non esistono morti civili di serie A o di serie B - commentano dalla Lega i consiglieri Raffaele Fagioli e Claudio Sala - non esistono colori politici quando si tratta di ricordare le vittime di eccidi di massa".

Una "silenziosa e anonima partecipazione", quella del sindaco che dal Carroccio fanno sapere avrebbe deluso molti dei presenti: "Non una parola spesa come primo cittadino, nessuna fascia tricolore, nessun inno nazionale, solo silenzio e tanta indifferenza".

E poi c'è quella fascia, indossata prima e tolta poi.

"È proprio vero che un gesto vale più di mille parole, e per un sindaco normalmente silenzioso ogni gesto è una sentenza - rimarcano i due consiglieri - In un momento storico come quello che stiamo attraversando, il Sindaco di una comunità deve essere veramente il Sindaco di tutti, un punto di riferimento che possa unire e non dividere.

A Saronno abbiamo un Sindaco che rappresenta solo il proprio elettorato di sinistra, tutto il resto non conta nulla; d'altronde il suo slogan elettorale 'Saronno siamo noi' deve pur essere attuato e applicato in ogni circostanza: non ci stancheremo mai ricordare ai saronnesi questo programmatico atteggiamento divisivo.

L'amministrazione della trasparenza e della partecipazione si rivela ancora una volta per quello che è in realtà: nessun invito ufficiale ai consiglieri comunali, assente anche il Presidente Gilli che forse non ha gradito l’organizzazione della cerimonia".

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