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Elezioni a Varese, passo indietro di Maroni. La Lega cerca un piano B

Sarà comunque capolista per la Lega ma non più l'avversario diretto di Galimberti

Elezioni a Varese, passo indietro di Maroni. La Lega cerca un piano B
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Il passo indietro di Maroni era arrivato sabato: niente candidatura per motivi personali di salute. Una decisione sofferta, che era nell'aria da tempo, ma che ha sconvolto le carte del centrodestra che si preparava per le elezioni a Varese in programma dopo l'estate.

Elezioni a Varese, Maroni si chiama fuori

Il ritiro comunicato improvvisamente sabato sera, via Facebook. Una decisione che nei mesi scorsi era stata data già per presa da diverse indiscrezioni, poi sempre smentite, viste le notizie sulla salute e la lotta che l'ex numero uno del Carroccio e l'ex Presidente di Regione Lombardia stava, e sta, combattendo.

Così Roberto Maroni, il "candidato perfetto" per tornare a far sventolare le insegne del centrodestra sopra Varese, ha deciso di fare un passo indietro dalla campagna elettorale per la Città Giardino, di cui farà comunque parte come capolista per la Lega.

Un terremoto, va detto, che ha sparigliato le carte di tutto il centrodestra. Non c'è, non c'era, un piano B. Che fare ora? Si torna indietro di un anno, a una rosa di nomi civici e politici da cui dovrà presto emergere un solo nome. I tempi sono stretti. Alcuni erano già stati chiacchierati prima dell'ufficializzazione della candidatura a Maroni, e della "benedizione" da parte di Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti. Barbara Bison, Mirko Reto, Matteo Bianchi, almeno per i "politici". Per quanto riguarda i civici invece, di nomi se ne fanno molti, di conferme non ne arriva nessuna.

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