Saronno

Dopo dieci edizioni il memorial delle auto d'epoca si ferma ai box

Centrodestra all'attacco: "Gli altri Comuni derogano alla normativa o hanno trovato una soluzione?"

Dopo dieci edizioni il memorial delle auto d'epoca si ferma ai box
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Troppo gravosi gli oneri burocratici ed economici richiesti per il piano sicurezza, quest'anno non ci sarà il memorial di auto d'epoca organizzato per dieci edizioni da Ariel Moto Club e Rosso Alfa. Una notizia che riaccende le polemiche sugli eventi estivi a Saronno, e che spinge all'attacco il centrodestra. Di seguito, infatti, la dura nota firmata da Mariassunta Miglino (Forza Italia), Gianpietro Guaglianone (Fratelli d'Italia) e Angelo Veronesi (Lega).

Il memorial d'auto d'epoca si ferma dopo 10 edizioni

"Quest'anno nessun memorial dedicato a nostri cittadini illustri appassionati di motori: Luigi Lazzaroni, Peppo Dones, Giorgio Taglioretti e Paolo Strano.

L'evento era in programma il 23 giugno, organizzato come sempre da Ariel Moto Club Italia e Rosso Alfa, in concomitanza col primo giovedì di apertura serale dei negozi, ma purtroppo non si farà.

Gli organizzatori con delusione e un po’ di disappunto, hanno informato la città che quest’anno sarà difficile, praticamente impossibile per le associazioni, organizzare un evento cittadino come questo, arrivato ormai alla decima edizione, per il piano della sicurezza richiesto dall’amministrazione e i costi elevati, impossibile da accollarsi.

Finisce così, ancor prima di iniziare, l’estate delle associazioni che si vedono tarpare le ali per le richieste troppo onerose (torri faro, generatori di corrente per consentire l’evacuazione, estintori e personale dedicato…)

Intanto, pur a conoscenza di tali difficoltà l’amministrazione non ha fatto un passo nei mesi scorsi per cercare una via d’uscita a tale situazione. Purtroppo, a ben vedere, nei nostri paesi limitrofi, per non andare molto lontano, si riesce a organizzare e a supportare le iniziative dei sodalizi cittadini, come è sempre stato possibile anche a Saronno fino al 2019, prima dell’epidemia Covid.

Come nota informativa aggiungiamo che i tristi fatti di piazza San Carlo a Torino, per i quali si richiede un potenziamento della sicurezza e un piano ad hoc, risalgono al 2017.

Ora, delle due una: i paesi limitrofi vanno colpevolmente in deroga o hanno pensato per tempo a come essere in regola?

In ogni caso questa Amministrazione aveva tutto il tempo per trovare una soluzione ma non è riuscita o non l’ha cercata. Intanto il sindaco Airoldi assicura che in un prossimo futuro con i soldi del PNRR si riuscirà a mettere in sicurezza i luoghi per rispondere alle richieste.

Oltre l’amarezza, l’aspetto positivo è che questa Amministrazione non può che migliorare, perché “più scuro della mezzanotte”- diceva qualcuno- “non può venire” ..ma intanto non ci resta che aspettare".

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