Dependance della biblioteca intitolata alla Lombardia, la maggioranza si spacca
Maggioranza contraria all'intitolazione, ma non compatta: a favore la consigliera Cafagna, Astenuto l'assessore Castiglioni

Consiglio comunale teso e infuocato a Venegono Superiore, con la maggioranza che sulla mozione per l'intitolazione della dependance della biblioteca alla Lombardia si spacca (ma tiene).
Venegono, consiglio di fuoco
Seduta tutta dedicata alle interrogazioni e alle mozioni delle minoranze quella di giovedì scorso, in cui sono venuti al pettine molti "nodi" dell'Amministrazione Lorenzin.
La ferita della "crisi di Carnevale", quando per un soffio non si è rischiata la caduta dell'Amministrazione con le dimissioni (ritirate prima della presentazione) del vicesindaco Antonio Bison, dell'assessore Roberto Castiglioni e della consigliera Antonella Cafagna, non si sono infatti richiuse, nonostante le dichiarazioni del sindaco Fabiano Lorenzin.
La mozione
La tempesta, dopo alcune (pesanti) avvisaglie nella discussione seguita a un'interrogazione su quella crisi e su eventuali "pressioni politiche esterne" sull'Amministrazione, è scoppiata sulla mozione di Centrodestra per Venegono e Venegono Domani che chiedeva di intitolare la dependance della biblioteca alla Lombardia.
Proposta che nasceva dalla discussione sulla re-intitolazione della piazzetta della biblioteca alla famiglia Costantini, sterminata nei campi di concentramento nazisti.
Maggioranza contraria, ma non compatta. Cafagna ha votato con le due minoranze, ritenendo l'intitolazione alla Regione, che aveva contribuito economicamente alla riqualificazione dell'immobile, "un dovere di questo consiglio". Castiglioni invece si è astenuto, dichiarando di approvare la mozione, ma di non voler rischiare strumentalizzazioni per una questione "ormai diventata tutta politica".
Battiston (Lega): "Sgarbo alla Regione, ormai è chiaro"
Mozione bocciata, scatenando la rabbia del segretario della Lega Riccardo Battison:
"Sono vergognosi, hanno usato una famiglia uccisa dei campi di sterminio per cancellare la Lombardia. Dopo la decisione di re-intitolare la piazza avevano accampato mille scuse, ma dopo il voto in consiglio è chiaro che il vero intento di quell'iniziativa non fosse dare memoria, giustamente, a chi ha pagato l'orrore nazista, quanto più eliminare ogni riferimento alla Regione. Pura politica, e nella peggiore accezione possibile. Stupisce poi l'astensione di Castiglioni, referente di Lombardia Ideale. "
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