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Consiglio comunale aperto: la precisazione del presidente del Consiglio

La proposta di Consiglio Comunale aperto era concernente il “Confronto tra la cittadinanza e l’amministrazione in merito alle modifiche della viabilità stradale di via Emanuella

Consiglio comunale aperto: la precisazione del presidente del Consiglio
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Dopo i commenti riguardo alla decadenza della proposta di Consiglio Comunale aperto da parte del Gruppo Consiliare della Lega Lombarda Saronno il Presidente del Consiglio comunale ha voluto precisare quanto accaduto.

Consiglio comunale aperto: le parole del Presidente del Consiglio

La proposta di Consiglio Comunale aperto era concernente il “Confronto tra la cittadinanza e l’amministrazione in merito alle modifiche della viabilità stradale di via Emanuella e adiacenti". Una proposta decaduta che ha visto le proteste del gruppo Lega che ha scritto al Prefetto.

Le parole del presidente del consiglio

"Il Presidente del Consiglio Comunale deve intrattenersi esclusivamente con i Consiglieri Comunali, i quali soli hanno il legittimo diritto di discutere tecnicamente provvedimenti del Presidente stesso, al fine di chiedere spiegazioni o modifiche, integrazioni, correzioni, nell’esercizio della normale dialettica dell’assemblea cittadina - fa sapere Pierluigi Gilli, presidente del Consiglio Comunale -  Le considerazioni di natura politica sull’operato del Sindaco e della Giunta non possono avere come destinataria la Presidenza del Consiglio, che non ha alcuna attribuzione in merito ai provvedimenti dell’Amministrazione, sui quali non ha alcun titolo per esprimersi. Al Presidente del Consiglio Comunale spetta l’applicazione e l’interpretazione delle norme; se queste non sono condivise, i Consiglieri Comunali hanno a disposizione i rimedi di legge per opporvisi; le opinioni differenti sull’interpretazione delle norme sono legittime, ma l’applicazione delle norme rimane di competenza di chi ne ha l‘attribuzione secondo l’ordinamento. Interpretare in un modo non significa “offendere” chi giunge a diverse conclusioni: tant’è vero che, nel nostro sistema giurisdizionale, esistono tre gradi di giudizio, ciascuno dei quali può terminare con una decisione che segue una propria interpretazione, modificata o corretta nel grado superiore: forse che la Cassazione chiede scusa ai giudici della Corte d’appello se interpreta diversamente una norma e ne cassa la sentenza? Non c’è proprio null’altro da aggiungere".

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