Tradate

Cittadinanza onoraria tradatese al Milite Ignoto

 La mozione presentata dal leghista Fabio Marchiori è stata approvata all'unanimità da tutti i consiglieri comunali

Cittadinanza onoraria tradatese al Milite Ignoto
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Cittadinanza onoraria al Milite Ignoto:   il Consiglio all’unanimità "riconoscere la paternità al soldato caduto a difesa della sua terra".

 Il consiglio conferisce la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto

Il consiglio comunale ha conferito la cittadinanza onoraria tradatese al Milite Ignoto, il militare caduto nella Prima Guerra Mondiale, mai identificato e sepolto al Vittoriano a Roma, l’Altare della Patria, a ricordare e commemorare tutti i caduti in guerra e specialmente coloro ai quali non si è mai riusciti a dare un nome restituendoli, almeno nella memoria, all’abbraccio delle famiglie. La mozione, presentata dal consigliere della Lega Fabio Marchiori e approvata da tutti i consiglieri di ogni schieramento, è nata da una proposta fatta a tutti i Comuni dal Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia in collaborazione con Anci nell’ambito del progetto «Milite Ignoro, Cittadino d’Italia», sostenuta anche dal Consiglio Nazionale di Assoarma e portata qui dalle associazioni d’arma cittadine.

Consiglio unanime

Dichiara Marchiori

«Anche Tradate  con questa delibera va a riconoscere la paternità a questo soldato caduto a difesa della sua terra».

Proposta che ha trovato come detto l’approvazione anche dalle forze di minoranza.

«La storia del Milite Ignoto, a distanza di tanti anni, ci trasmette il senso del dovere di questa persona per il bene comune – ha ricordato Mauro Prestinoni, Pd –  La storia del Milite Ignoto è una storia di grande umanità, che ha dato pace e serenità a moltissime, troppe famiglie che non hanno mai saputo dove riposava il loro figlio. Oggi ripudiamo la guerra ma la Storia ci dice che dobbiamo difendere il vivere civile, facendo ciascuno il proprio dovere come quel soldato lo ha fatto a suo tempo».

«E’ un omaggio al sacrificio di tante vite – ha aggiunto Salvatore Puleo – un simbolo della nostra storia al pari del tricolore e dell’Inno di Mameli». E ora, anche della città.

 

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