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Cislago in Comune preoccupata per il futuro del centro diurno anziani

La consigliera Pacchioni: "Il centro è chiuso da marzo 2020 e gli utenti chiedono spiegazioni sull'utile servizio".

Cislago in Comune preoccupata per il futuro del centro diurno anziani
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«Siamo preoccupati per il futuro del centro diurno anziani e vogliamo risposte»: è questo lo scopo che ha spinto il gruppo d’opposizione «Cislago in Comune» a presentare una mozione.

Cislago in Comune preoccupata per il futuro del centro diurno anziani

Il servizio, attivo dalla primavera 2015, è dedicato ad anziani autosufficienti o con una compromissione parziale dell’autosufficienza, seguiti in un ambiente protetto da un team di professionisti qualificati, dipendenti di una cooperativa, scelta a seguito di bando di gara. «A seguito dell’emergenza sanitaria il centro è stato chiuso a marzo 2020, mentre a metà settembre 2021, dopo un anno e mezzo dalla chiusura, l’operatrice del centro è stata chiamata dai Servizi Sociali a liberare le aree occupate nello stabile di via XXIV Maggio, senza che gli utenti fossero stati avvisati e che fosse stata fornita loro almeno una valida alternativa. Alcuni ospiti del centro hanno così scritto al sindaco il 12 ottobre per chiedere informazioni sul futuro del servizio, sottolineando l’importanza che rivestiva quest’ultimo e di essersi sentiti abbandonati. Il sindaco si è limitato a rispondere in modo vago», spiega la consigliera Debora Pacchioni, puntualizzando: «Il servizio è uno strumento importante per gli anziani e per le loro famiglie, in quanto permette ai fruitori di mantenere vivo il rapporto con la comunità, di conservare le capacità fisiche e psicologiche e di passare del tempo in un ambiente sano e controllato, seguendo attività organizzate da esperti. A seguito dello stato pandemico, gli ospiti e i loro famigliari si sono ritrovati a dover gestire la quotidianità da soli in una situazione con forti limitazioni alla socialità e all’accesso alle strutture sanitarie. Non avrebbero mai voluto che quest’ultimo chiudesse». E ancora: «Riteniamo sia compito dell’Amministrazione garantire servizi di qualità alla popolazione e concentrare i propri sforzi nel perseguimento del benessere psico-fisico delle fasce più fragili, Il centro ha rappresentato per anni un punto di riferimento importante per tante famiglie che oggi si trovano sprovviste di un sostegno concreto senza alcuna prospettiva. Per questo impegniamo il sindaco affinché venga data al più presto una risposta alla comunità con informazioni precise riguardo al futuro del centro, mentre l’assessore ai Servizi sociali valuti seriamente la possibilità di riaprire il centro, avendo ribadito più volte la validità del servizio».

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