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Cislago, è polemica sulla piattaforma elevabile a scuola

Permetterà alle persone disabili di accedere anche al primo piano, ma è bagarre sulla paternità del progetto.

Cislago, è polemica sulla piattaforma elevabile a scuola
Saronno Pubblicazione:

Cislago, è partito ufficialmente il progetto per la realizzazione di una piattaforma elevabile alla scuola primaria Mazzini.

Cislago, Cartabia sulla piattaforma elevabile a scuola

«Con le delibere di giunta 75 e 76 si chiude l’iter per  due progetti voluti dalla nostra Amministrazione e in particolare quello a cui più ci tenevamo molto, la realizzazione della  piattaforma elevabile nella scuola primaria Mazzini», conferma l’ex sindaco leghista Gianluigi Cartabia, aggiungendo: «Questo consentirà di utilizzare anche il primo piano della scuola alle persone con disabilità garantendo nel plesso un miglior utilizzo degli spazi: fino ad ora solo il piano terra della struttura era infatti accessibile ai bambini con disabilità. Queste  opere sono state rese possibili sfruttando la legge nazionale 180 del 27 dicembre 2019 che ha concesso al Comune un finanziamento di 180mila euro». E infine: «Il mio ringraziamento va sempre all’efficiente ufficio tecnico, ma anche alla commissaria, dottoressa Federica Crupi. Come dico sempre, fatti e non parole».

La risposta di Grisetti

Tali dichiarazioni hanno suscitato la reazione di Pierpaolo Grisetti, altro volto storico della politica cittadina, che criticando Cartabia ha commentato: «Quando le cose vanno male è colpa degli uffici, degli ex alleati, delle minoranze. Quando le cose vanno bene è sempre merito suo.  A proposito dell’ascensore alle scuole il progetto è stato voluto e pensato dall’ex sindaco Luciano Biscella, che ha sempre affermato che non era giusto che gli alunni diversamente abili non potessero raggiungere il primo piano perché impossibilitati a salire con un ascensore.  Oggi l’ex sindaco Cartabia vuole prendersi il merito. Chissà perché non parla mai del centro sportivo nuovo che sta diventando un campo per funghi, ma lì la colpa è degli uffici. Al peggio non c’è mai fine».

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