Caserma dei carabinieri affitto siglato e "benedetto" dal Sottosegretario Candiani

Dopo lunghe attese, firmato venerdì il contratto d'affitto per la nuova caserma dei carabinieri di Busto Arsizio.

Caserma dei Carabinieri di Busto, dal fallimento all'Arma

"La fine di un lungo e faticoso percorso". Così il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli venerdì, alla presenza del Sottosegretario di Stato Stefano Candiani, del Prefetto di Varese Enrico Ricci, del comandante provinciale dei Carabinieri Claudio Cappello, del Questore Giovanni Pepè e del Comandante della Compagnia di Busto Marco D'Aleo ha commentato la vicenda della caserma dei carabinieri di via Bellini, pochi minuti prima della firma tra Comune e Prefettura per l'affitto della struttura. Un percorso iniziato anni fa, con i lavori interrottisi improvvisamente a causa del fallimento dell'azienda costruttrice. E ripreso all'arrivo di Antonelli in Municipio. "Parlai subito col curatore fallimentare - ha ricordato - la caserma era invendibile sul mercato e così ho proposto un 'cambio', lasciandogli la palazzina e il terreno da vendere sul mercato in cambio della caserma". L'ok del curatore (dopo lunghe trattative) ha permesso al Comune di riaffidare i lavori e riprenderli. E ormai, sono prossimi alla conclusione.

Candiani: "Grande tenacia, esempio per tutt'Italia"

A complimentarsi col sindaco, oltre all'europarlamentare Isabella Tovaglieri (nonché assessore bustocca all'Urbanistica) il Sottosegretario Stefano Candiani, in città proprio per una visita alla caserma. "Ricordo bene che quella di Antonelli fu la prima telefonata ricevuta dopo l'arrivo al Viminale. E ricordo molto bene la tenacia con cui mi fece capire che la situazione andava sbloccata. Oggi siamo tutti qui ad assistere alla conclusione di un grande lavoro del sindaco e del Comune - ha commentato - che deve essere d'esempio. In Italia ci sono tantissime situazioni simili, di caserme finanziate ma ferme da anni. Antonelli e la città di Busto hanno dimostrato che con buonsenso e buona volontà i problemi si risolvono, e senza bisogno di leggi speciali o deroghe. Questa è una buona pratica che vogliamo portare in tutto il Paese, perchè dimostra che quando istituzioni e territorio collaborano per un obbiettivo lo raggiungono".