Caro carburanti, Gadda (IV): "Il Governo ha applicato una flat tax al contrario, danneggiati i redditi bassi"
La deputata fagnanese: "Abusi e speculazioni erano ampiamente prevedibili, i controlli avrebbero dovuto essere pianificati dal governo in anticipo e non a posteriori"

L'eliminazione dello sconto sulle accise deciso dalla Manovra di Bilancio del Governo Meloni ha riportato il prezzo dei carburanti poco sotto i due euro al litro, colpendo soprattutto chi si ritrova in una fascia di reddito bassa. L'onorevole fagnanese di Italia Viva Maria Chiara Gadda: "Si dovevano pianificare controlli per tempo".
Caro carburanti, Gadda: "Una flat tax al contrario"
“È chiaro che gli aumenti del prezzo dei carburanti sono legati al fatto che non sono state prorogate le misure del governo Draghi - ha spiegato questa mattina, 11 gennaio, l'onorevole a SkyTg24 - Il governo Meloni su questo tema ha applicato sostanzialmente una flat tax al contrario. Perché l'aumento della benzina vale per tutti ma non incide su tutti allo stesso modo. L'operaio che va a fare benzina subisce un impatto maggiore di chi ha redditi più alti. L’aumento dei prezzi dei carburanti è infatti un cane che si morde la coda, perché insieme all’aumento dei costi alla pompa aumentano poi tutti i prezzi legati all'autotrasporto e quello stesso operaio si ritrova quegli aumenti nel carrello della spesa come costi per l'acquisto dei beni di prima necessità e di tutto quello che riguarda la vita quotidiana. Gli abusi e le speculazioni erano ampiamente prevedibili ed i controlli avrebbero dovuto essere pianificati dal governo in anticipo e non a posteriori”.