Saronno

Azione Saronno: "Il clima offre un aiuto contro la crisi energetica, ma il Comune lo rifiuta"

Ieri nonostante il caldo i caloriferi di alcune scuole sarebbero stati accesi. Il gruppo contro quella che definisce "una decisione incomprensibile, sotto ogni aspetto".

Azione Saronno: "Il clima offre un aiuto contro la crisi energetica, ma il Comune lo rifiuta"
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L'Amministrazione di Saronno ha deciso di non unirsi all'elenco di Comuni che hanno emesso ordinanze per prorogare l'accensione degli impianti di riscaldamento pubblici. Che ieri, nonostante le temperature calde di questo autunno, si sono puntualmente accesi.

Azione Saronno: "Riscaldamenti accesi, scelta incomprensibile"

A porre l'accento sulla questione è il gruppo di Saronno in Azione. Di seguito il loro comunicato stampa.

L’autunno in corso si sta dimostrando notevolmente anomalo, con temperature che toccano massime intorno ai 22° e che non accennano a irrigidirsi, almeno secondo le più recenti previsioni meteorologiche. Alla luce di queste premesse, il gruppo di Azione Saronno ieri ha chiesto formalmente alla Giunta per quale motivo il nostro Comune non si sia uniformato alle determinazioni di molte amministrazioni limitrofe, posticipando la data da cui è permesso accendere i riscaldamenti.

La richiesta è stata avanzata solo ora perché attendavamo di capire se la scelta dell’Amministrazione fosse quella di consentire il riscaldamento in vista di bisogni specifici, magari della popolazione più anziana, ma attuando, comunque, provvedimenti di risparmio energetico almeno negli edifici pubblici.

Abbiamo invece “toccato con mano” che ieri in alcuni istituti scolastici saronnesi i caloriferi erano attivi, nonostante le temperature fossero particolarmente miti al punto che gli studenti escono ancora regolarmente in cortile per la ricreazione.

Una scelta incomprensibile, sia guardandola dal punto di vista ambientale, sia dal punto di vista microeconomico, visti i maggiori costi per le casse comunali a seguito degli aumenti dei costi dell’energia, sia dal punto di vista macroeconomico, considerata l’esigenza nazionale di razionare i consumi per cercare di evitare scelte obbligate più drastiche nel corso dell’inverno.

Pensiamo che la transizione ecologica non sia solo una bandiera da sventolare in prossimità delle elezioni o durante eventi in piazza, ma che debba essere accompagnata da azioni e comportamenti in linea con la serietà che il contesto in cui viviamo impone a tutti noi.

Questa vicenda legata al riscaldamento ci è sembrata in contraddizione con questi auspici e per questo ne abbiamo chiesto conto.

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