il comunicato

Attac Saronno contro il sindaco sulla sicurezza: "Perchè si comporta come il centrodestra?"

"Cosa hanno a che fare i rifugiati in arrivo in Italia negli ultimi giorni e settimane con questa realtà?"

Attac Saronno contro il sindaco sulla sicurezza: "Perchè si comporta come il centrodestra?"
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Piovono critiche sulla questione sicurezza a Saronno anche da parte del comitato Attac cittadino che chiede conto al sindaco dopo le sue dichiarazioni: "Parla dei migranti in stazione come fa il centrodestra paragonandoli a senza tetto e malintenzionati".

Attac Saronno contro il sindaco per la questione sicurezza

“Non occorre certo ricordare che la stazione ferroviaria di Saronno centro […] costituisce di per sé un polo fatale per i malintenzionati”, recitava un comunicato di qualche giorno fa della maggioranza di “centro(sinistra)destra”.

“Ovviamente la stazione di Saronno che è la terza per grandezza della Lombardia rende più facile l’arrivo di sbandati e senza fissa dimora. Sappiamo che in Italia ne stanno arrivando tantissimi e da parte della autorità centrali non c’è una gestione che consentirebbe inserimento e integrazione virtuosa”.

Queste le recenti parole del sindaco Airoldi.

"Non si ha nemmeno il coraggio di chiamare le cose (anzi, le persone) con il loro nome - continua il comunicato di Attac - ma chi altro possono essere, se non i migranti, quei “malintenzionati”, gli “sbandati e senza dimora” che arrivano in Italia in tantissimi? A meno che Airoldi non assista a un afflusso massiccio di clochard da tutto il mondo…
Si dirà: ma almeno Airoldi (non i suoi) dice anche che lo Stato centrale non fa nulla per garantirne un’integrazione dignitosa. E questo è vero, i fascioleghisti al governo fanno il loro mestiere. Ma allora perché il “centrosinistra” saronnese, una volta tornato al governo non si è ricandidato a essere parte (lo fece ai tempi di Porro) del SAI, il sistema di integrazione per i rifugiati? Se in questi anni la maggioranza avesse compiuto fatti concreti, quello “stiamo lavorando in questo senso” del Sindaco avrebbe avuto senso. Ricordiamo alla maggioranza che queste persone in massiccio arrivo, al netto dei morti in mare e nei lager dove l’Italia li respinge, sono “forzatamente sbandate”, in quanto costrette a lasciare il loro paese di origine da condizioni avverse, che vanno dalla guerra alla fame. E qui sono “forzatamente senza fissa dimora”, dato che l’insufficiente numero di posti in accoglienza resi disponibili da governo centrale ed enti locali costringe non poche di queste persone a non usufruire dell’accoglienza dovuta per legge, oltre che per umanità.

Paragonate due realtà differenti

"Infine, scendendo ancor di più nel dettaglio, condanniamo la superficialità dell’analisi della situazione cittadina. La rissa di sabato sera, secondo la stampa locale “tra italiani e tunisini”, riporta al tema della presenza di persone – spesso di origine maghrebina – dedite allo spaccio di stupefacenti soprattutto nell’area della stazione. Cosa hanno a che fare i rifugiati in arrivo in Italia negli ultimi giorni e settimane con questa realtà? Perché vengono messe insieme situazioni diversissime tra loro in un unico calderone fatto di “sbandati e senza fissa dimora” (parole che purtroppo sono ormai diventate stigmi sociali), che non fa altro che alimentare i pregiudizi delle persone e non le aiuta a fare analisi adeguate di quanto accade? Ci piacerebbe affrontare temi complessi con analisi complesse, anche insieme agli amministratori pubblici, a partire dal tema del proibizionismo per arrivare a quello della presenza della criminalità, organizzata e non, sul nostro territorio, non solo in tema di spaccio, ma anche – ad esempio – di “economia grigia. Per poterlo fare, serve però che si parta da un presupposto: nessuna scorciatoia, nessun capro espiatorio va trovato nelle figure più deboli che si affacciano nei nostri territori, siano essi i comuni o l’Europa intera".

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