"Giù le mani"

Alitalia lascia Malpensa, ipotesi revoca a Ferrovienord. Fontana: "Attacco alla Lombardia, ennesimo sabotaggio dell'aeroporto"

Il Presidente della Regione durissimo dopo l'ennesimo "schiaffo" a Malpensa e all'ipotesi di revoca della concessione a Ferrovienord: "Lo Stato pensi a fare i lavori sulla sua linea"

Alitalia lascia Malpensa, ipotesi revoca a Ferrovienord. Fontana: "Attacco alla Lombardia, ennesimo sabotaggio dell'aeroporto"
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Al termine della conferenza stampa di questa mattina sui progetti del Piano Marshall messo in campo contro la crisi economica scatenata dal coronavirus il Presidente Attilio Fontana ha commentato duramente l'abbandono dell'aeroporto di Malpensa da parte di Alitalia e della proposta del Movimento 5 Stelle di nazionalizzare la rete ferroviaria di Ferrovienord.

Alitalia lascia Malpensa: "Si cerca di metterla in difficoltà"

Come previsto, l'addio di Alitalia all'aeroporto di Malpensa ha animato lo scontro politico. Stamattina, martedì 14 settembre, il Presidente di Regione Lombardia ha parlato di un vero e proprio "attacco nei confronti di Regione Lombardia", anche per la proposta del Movimento 5 Stelle racchiusa in un emendamento al Senato per una gestione affidata completamente a Rete Ferroviaria Italiana di tutta la rete lombarda, compresa quella oggi in mano a Ferrovienord.

Il "nodo" ferroviario

Entrambe, secondo Fontana, sono "notizie molto inquietanti,  che dimostrano come sia in corso un attacco nei confronti di Regione Lombardia". Primo, il "caso" ferroviario con la proposta di revoca della concessione a Ferrovienord. Proposta che fa il paio con quella già vista in campo autostradale con Atlantia e la famiglia Benetton, dai risultati certo diversi dalle aspettative.

"Lascia perplessi quest'idea di revocare una concessione che avrebbe scadenza nel 2060, con centinaia di milioni di investimenti fatti e altrettanti previsti, senza una ragione valida lascia perplessi. Parliamo di una società quotata in borsa, toglierle un asset così importante rischia di portare a ripercussioni non di poco conto. A meno che non vogliano farci una donazione come nell'altro caso di revoca, dove c'è chi ne è uscito con le tasche piene di soldi".

Anzi, Fontana rilancia: "Piuttosto si sarebbe dovuti andare in direzione opposta, con Rfi che gradualmente cede parte delle sue linee. Anche perchè le nostre vedono una qualità e una manutenzione di gran lunga superiori". E a fargli eco l'assessore al Bilancio Davide Caparini (che poco prima in conferenza aveva comunicato 462 milioni di euro di lavori sulla rete, non solo Ferrovienord, attraverso il Piano Marshall). Benchè scettico sull'approdo in sede di votazione dell'emendamento, definito un "maldestro e malscritto tentativo" in quanto privo di coperture, ha ricordato che "la Regione è proprietaria di 330km di linea su 2900km di rete lombarda. Fossi lo Stato mi preoccuperei di manutenere la mia parte, cosa che non sta facendo".

Malpensa e lo "sgambetto" di Alitalia

Dai treni agli aerei, Fontana arriva a paventare un'ipotesi di "sabotaggio" romano all'aeroporto di Malpensa dopo l'addio di Alitalia:

"E' la solita vecchia storia: ogni volta che Malpensa ricomincia a volare con forze proprie senza aiuti romani immediatamente si cerca di crearle difficoltà. Cosa incredibile e inaccettabile, un'ulteriore offesa nei confronti del sistema aeroportuale lombardo. Malpensa proprio perchè è l'aeroporto che più ha possibilità di avere mercato e che più ha necessità di avere rotte continua a ripartire, nonostante continui tentativi di metterla in difficoltà".

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