La proposta

Affidi dei minori in comunità, i dem: "La regione dia risorse ai Comuni"

Ogni affidamento in comunità richiede per il Comune una spesa di circa 100 euro al giorno. E gli enti, visto il periodo, faticano a farvi fronte da soli

Affidi dei minori in comunità, i dem: "La regione dia risorse ai Comuni"
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Al Pirellone un progetto di legge per sostenere i Comuni nella tutela dei minori. Samuele Astuti (Pd): "La Regione destini risorse agli enti locali per coprire parte delle spese per gli affidi in comunità".

Affidi in comunità, Comuni in affanno

Il tema era tornato alla ribalta in autunno, in particolare dopo l'appello-lettera al prefetto e al Governo firmato dal sindaco di Cairate Anna Pugliese che, dopo gli ennesimi affidamenti in comunità a spese (come previsto dalla normativa) del Comune, aveva lanciato l'allarme di non avere più risorse per sostenere i servizi ai cittadini.

Un appello rilanciato, sulle pagine de La Settimana di Saronno, anche dal deputato leghista tradatese Stefano Candiani che aveva invocato un intervento dello Stato per aiutare i Comuni a far fronte a un obbligo ritenuto, giustamente, "sacrosanto". E, dall'altra parte dello spettro politico, era arrivato l'altro appello: quello del Pd rivolto però alla Regione.

Appello che ora si è tradotto in un progetto di legge.

Il progetto di legge di Astuti

Nel testo, si propone di  istituire un fondo regionale destinato a coprire, almeno in parte, le spese sostenute dai Comuni per i minori affidati in comunità. A presentarlo è il consigliere regionale e capogruppo del Pd Commissione sanità Samuele Astuti che spiega:

“Sono purtroppo tanti i minori provenienti da famiglie che non sono in grado di garantire loro una crescita serena e per questo, a loro tutela, sono allontanati dall’Autorità giudiziaria e affidati a comunità famigliari o strutture assistenziali. Si tratta di bambini che provengono da situazioni famigliari drammatiche, con genitori detenuti o in condizioni di grave disagio psichico o sociale, che determinano l’allontanamento dalle famiglie. Sono bambini che richiedono attenzioni e cure particolari, che devono essere garantite loro in tempi rapidi per evitare ulteriori traumi scatenati dal senso di abbandono”.

I numeri e i costi

In Italia, secondo una ricerca del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nel 2019 i minori tra 0 e 17 anni in affido alle famiglie erano 13.555, in maggioranza tra i 15 e i 17 anni. In Lombardia invece  i ragazzi affidati erano l’1,5 per mille dei residenti tra 0 e 17 anni, quasi per metà tra i 15 e i 17 anni.

La legge come detto attribuisce ai Comuni la definizione, promozione e realizzazione di questi interventi, una delle funzioni più complesse loro affidate, sia per la grave condizione dei minori, sia per la complessità del sistema che li regola. Secondo alcune stime questo sistema di protezione e cura dei bambini comporta per gli Enti locali una spesa di circa 80-100 euro al giorno per ogni minore, pari a circa 30mila euro l’anno. Una cifra non indifferente per i Comuni, che faticano a far quadrare i propri bilanci. Basti pensare che, ad esempio, il Comune di Ceretto Lomellina è andato in default proprio per le spese sostenute per l’affido di tre minori.

"Non si possono lasciare da soli i Comuni"

 “Questo progetto di legge - sottolinea Astuti - ha l’obiettivo di sostenere i Comuni in questo difficile e delicatissimo compito, prevedendo una compartecipazione da parte della Regione ai costi sostenuti per l’affidamento dei minori in comunità. Per fare questo è istituito un fondo regionale di 10 milioni di euro l’anno a cui possono essere aggiunte altre risorse europee e statali che abbiano destinazione coerente alla legge. La Regione ha il dovere - conclude Astuti - di introdurre tutte le risorse necessarie a tutelare bambini e adolescenti che vivono una condizione famigliare di grave fragilità e rischiano, se non sostenuti, di vedere compromesso il loro cammino di crescita.  I Comuni non possono essere lasciati soli in questo difficile compito”.

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