il commento

Acqua e aumento delle tariffe: il Comitato contro le dichiarazioni della Lega

"Domandiamo al gruppo leghista: ma dove siete stati negli ultimi 12 anni? - chiedono gli esponenti del Comitato del Saronnese

Acqua e aumento delle tariffe: il Comitato contro le dichiarazioni della Lega
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Sull'aumento delle tariffe dell'acqua e la gestione della rete a Saronno, dopo il commento degli esponenti della Lega, è arrivato quello del Comitato del Saronnese per l'Acqua Bene Comune.

Acqua e aumento tariffe: il Comitato replica alla Lega

"Apprendiamo dalla stampa locale che il gruppo consiliare della Lega è tornato a parlare di aumenti tariffari riguardanti il servizio idrico, rivendicando le azioni intraprese dalla precedente giunta Fagioli nel "resistere al conferimento ad Alfa" perchè “la decisione politica di attribuire la gestione ad un unico gestore provinciale arriva da molto lontano sia dal punto di vista geografico e sia dal punto di vista politico e temporale, e certamente molto lontano dalla visione federalista ed autonomista della Lega” ed inoltre sostenendo che "in linea di principio una gestione locale non necessariamente è meno efficiente di una gestione centralizzata che impone tariffe legate a piani di investimento su reti idriche lontane e con logiche che suscitano dubbi e sfiducia da parte dei cittadini."

Tutte le domande rivolte alla Lega

"Domandiamo al gruppo leghista: ma dove siete stati negli ultimi 12 anni? - chiedono gli esponenti del Comitato del Saronnese per l'Acqua Bene Comune - E ricordiamo che:

a circa un mese dal esito del vittorioso referendum del giugno 2011, il governo Berlusconi (con in pancia la Lega) emana quello che fu definito il decreto d'Agosto per privatizzare quello che 27 milioni di italiane/i avevano fortemente rigettato con un "SI" che aspetta ancora di essere ascoltato;

novembre 2011: il governo Berlusconi (con in pancia la Lega) conferisce la delega del servizio idrico dal ministero competente all'Autorità nazione (allora AEEG) la quale ha il compito di elaborare il metodo di calcolo da applicare per stabilire la tariffa che i gestori applicano sul territorio;

2012/2013: la Provincia di Varese, alla guida del leghista Dario Galli, inizia e conclude l'iter per l'individuazione della forma gestionale che dovrà avere il gestore unico varesino;

2012/2013: contestualmente lo scrivente comitato chiama ad un consiglio comunale aperto per presentare una propria delibera (poi trasformata in mozione) perchè Saronno costituisca un'azienda speciale per la gestione locale del Servizio Idrico Integrato (la mozione giace ancora in un cassetto, nonostante l'amministrazione Fagioli prima e l'attuale amministrazione Airoldi).

Questo per rinfrescare la memoria di alcuni presenti in consiglio comunale su fatti più o meno recenti (almeno per noi) e senza alcuna volontà di appoggiare questa o quella forza politica.

Evidentemente, sorpresi da un improvviso rimorso, i consiglieri d'opposizione, oltre a recuperare la memoria, dovrebbero anche pronunciarsi su cosa potrebbero fare per porre rimedio a passate “sviste”. Suggeriamo loro:

di presentare e far votare in consiglio comunale un OdG perchè il comune di Saronno prenda posizione nei confronti del Governo (con in pancia la Lega) perchè riporti la delega del servizio idrico dall'Autorità nazionale (ora ARERA) al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Mare: molte voci costituenti la tariffa di colpo sparirebbero;

di presentare e far votare in consiglio comunale un OdG perchè il comune di Saronno prenda posizione nei confronti del Governo (con in panca la Lega) perchè stralci l'art. 8 del Decreto Concorrenza e il successivo decreto attuativo che impedisce la gestione dei servizi pubblici a rete (tra i quali anche quello idrico) attraverso un'azienda speciale;

di far votare in consiglio comunale un OdG perchè il comune di Saronno sostenga la campagna nazionale "Riprendiamoci il comune" che, con due leggi di iniziativa popolare, consentirebbero di re-internalizzare la gestione dei servizi pubblici, individuandone le risorse con la partecipazione della cittadinanza.

Con queste tre proposte, ovviamente da portare all'attenzione di altre amministrazioni locali (di qualsiasi colore politico) forse si potrebbe incominciare a parlare seriamente di "gestione locale" dei servizi pubblici, non solo idrico.

Si scrive Acqua, ma si legge Democrazia."

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