Niente scavi

Tradate dice "no" all'ipotesi di una cava al confine con Locate

L'area già presente nel Piano Cave 2008 interesserebbe oltre 400mila metri quadrati per l'estrazione fino a 6 milioni di metri cubi di ghiaia

Tradate dice "no" all'ipotesi di una cava al confine con Locate
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La Provincia di Varese ha iniziato i lavori per l'aggiornamento del Piano cave che individuerà i luoghi dove per i prossimi 10 anni sarà possibile aprire degli scavi per l'estrazione di materie prime. Uno di questi siti ricadrebbe al confine fra Locate e Tradate, che però chiede lo stralcio.

Cava al confine con Locate? Tradate dice "no"

Niente cava al confine con Locate, la Giunta guidata dal sindaco Giuseppe Bascialla chiede di stralciare dal Piano Provinciale l’ipotesi del sito estrattivo al confine col comune comasco. Con una delibera di giunta, l’Amministrazione in occasione della redazione del nuovo Piano Cave Provinciale ha chiesto alla Provincia di non prevedere più la possibilità di aprire uno scavo nel terreno oggi a "verde", che interesserebbero un'area di 215mila metri quadrati (ampliabili a 470mila) per l'estrazione di 6milioni di metri cubi di ghiaia. Praticamente, una voragine profonda fino a 25 metri.

Scavi, polveri e traffico

Diversi i punti critici sottolineati dalla Giunta: il primo, il traffico che porterebbe la cava sulla già congestionata Varesina ma anche la vicinanza del sito estrattivo dalle case (140/190 metri). Poi i rumori delle lavorazioni e l'enorme quantità di polvere che si genererebbe che andrebbe a finire inevitabilmente sulla città. Da ultimo, il futuro dell'area: una cicatrice profonda che richiederebbe anni per un risanamento.

Colombo: "Stralcio o non stralcio, nessun rischio"

Non è una novità: la previsione di un'ipotetica vaca in quella zona era già stata inserita nel Piano Cave redatto nel 2008 e ora scaduto. Un eventuale diniego allo stralcio comunque non significherebbe un inizio degli scavi come spiega l'assessore al Bilancio di Tradate e delegata al Territorio in Provincia Marinella Colombo:

"E' una previsione sulla carta ma non si prevede l'apertura di nuovi siti per i prossimi 10 anni, tantomeno quello di Tradate da cui si ricaverebbe ghiaia di cui non rischiamo di avere scarsità nel prossimo decennio, viste anche le previsioni economiche del settore edilizio".

"Stiamo iniziando ora come Provincia le valutazioni e le ricognizioni necessarie e propedeutiche alla redazione del nuovo Piano – prosegue Colombo – Ovviamente come assessore tradatese, e cittadina tradatese, mi farò portavoce della richiesta della Giunta, che ho sottoscritto anche io. Ma che sia inserita o meno nel piano cambia poco: almeno fino alla prossima revisione del Piano Cave non c’è rischio di apertura".

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