Rinnovo del contratto nazionale: sciopero alla Electrolux
Mentre i salari italiani calano in confronto a quelli europei e non riescono a stare al passo con l’inflazione, il contratto nazionale metalmeccanico è ormai scaduto da quasi un anno

Questa mattina, 19 maggior 2025, operai in sciopero davanti allo stabilimento Electrolux di Solaro: i lavoratori sono usciti in strada bloccando il traffico.
Rinnovo del contratto nazionale: sciopero alla Electrolux
Mentre i salari italiani calano in confronto a quelli europei e non riescono a stare al passo con l’inflazione, il contratto nazionale metalmeccanico è ormai scaduto da quasi un anno per l’indisponibilità di Federmeccanica di discutere le proposte approvate dal 98% dei metalmeccanici, per questo Fim, Fiom e Uillm hanno già proclamato 32 ore di sciopero negli scorsi mesi, come non succedeva del 1999.
Negli scorsi giorni sempre più aziende hanno scritto a Federmeccanica chiedendo di riaprire la trattativa, ripristinando il confronto sindacale, evitando nuovi scioperi e conflitti.



Scioperi in diverse realtà del territorio
Assolombarda ha invece scritto un articolo a firma del suo Vicepresidente affermando che la richiesta di aumenti salariali sia “da anni ‘70”. Per rispondere a questa provocazione e fare un nuovo appello per la riapertura del tavolo di confronto per il rinnovo del contratto nazionale tra venerdì 16 e oggi in numerose aziende le RSU di Fim-Fiom-Uilm hanno appeso comunicati e proclamato scioperi dal basso, chiedendo il raggiungimento di un’intesa che dia le risposte che i lavoratori chiedono da ormai troppo tempo.
Di seguito l’elenco delle aziende coinvolte, in cui gli scioperi hanno ovunque visto una partecipazione massiccia, spesso superiore all’80%: (ABB, Negri Bossi di Cologno Monzese, Emerson di Bussero, LOBO di Cornaredo, Kone Industrial di Pero, Fontana di Zoate, Electrolux di Solaro, Deloro Microfusione di Pieve Emanuele)