L'appello

"No a fiere e sagre, limitano la ripresa per bar, ristoranti e pizzerie"

"Tolgono lavoro alle imprese locali". E a Cassano la festa della polpetta organizzata per questo fine settimana (prima del via libera dei decreti alle fiere) diventa un caso

"No a fiere e sagre, limitano la ripresa per bar, ristoranti e pizzerie"
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Uniascom Comfcommercio e Fipe provincia di Varese lanciano un appello a sindaci, parroci e associazioni no-profit chiedendo di non organizzare e non autorizzare fiere e sagre per quest'estate: "Procurerebbero un danno enorme ai pubblici esercizi che solo adesso si stanno rialzando".

"No a fiere e sagre, tolgono lavoro ai pubblici esercizi"

Nelle persone, nelle comunità, c'è voglia di normalità, di ripartire, di tornare al "mondo prima del Covid". Un ritorno che, vista l'estate, molti vedono passare anche per fiere, sagre ed eventi che da oltre un anno sono vietati dalle norme contro il coronavirus e che dal 15 giugno torneranno possibili (con tutti i protocolli e le linee guida per la sicurezza) in zona gialla e ovviamente in zona bianca, dove si appresta ad entrare la Lombardia.

Una speranza per molti ma, spiegano da Uniascom Confcommercio e Fipe provincia di Varese, una "minaccia" per chi lavora nella ristorazione e sta cercando di risollevarsi dopo oltre un anno di stop&go e sopravvivenza a suon di ristori.

"Nel periodo della ripresa, dopo un anno di chiusure e limitazioni - spiegano Rudy Collini, vicepresidente di Uniascom provincia di Varese e Giordano Ferrarese, presidente provinciale di Fipe Confcommercio - riteniamo che la strada da seguire non debba assolutamente essere quella della promozione di fiere e sagre, che inevitabilmente tolgono lavoro ai pubblici esercizi locali".

Appello a sindaci, parroci e associazioni

Collini e Ferrarese si rivolgono alle amministrazioni comunali, alle parrocchie e alle associazioni di no-profit. "Comprendiamo lo spirito che anima queste manifestazione, lo accettiamo e spesso lo incoraggiamo. Ma l’estate 2021 è diversa: la situazione economica di bar, ristoranti, pizzerie e pub è disperata. Solo adesso vedono una luce in fondo al tunnel e solo da settimana prossima, quando anche la Lombardia sarà in zona bianca, potranno tornare e regime, senza limitazione di orari e senza più divieto di utilizzare la parte interna dei locali. Chiediamo perciò a gran voce di limitare al massimo l’organizzazione di sagre e fiere perché i pubblici esercizi hanno un bisogno enorme di lavorare. Giugno, luglio agosto e settembre saranno mesi decisivi per il futuro di molte attività".

"Moderazione e prelazione per le imprese locali"

Collini insiste sull’importanza della collaborazione: "In momenti come questi bisogna aiutarsi a vicenda". Ed ecco che dal vicepresidente Uniascom presidente di Ascom Busto Arsizio e Medio Olona, arriva un messaggio forte e chiaro diretto ai sindaci dei comuni del Varesotto: "Le amministrazioni che agevolano questo tipo di iniziative, dovrebbero farlo mettendo come condizione il coinvolgimento delle attività locali. Ben vengano perciò sagre e fiere ma con moderazione (non certo tutti i fine settimana) e vincolate ad una sorta di 'prelazione' a vantaggio di chi opera nei paesi e nelle città che ospitano questo tipo di eventi".

Il "caso" della fiera delle polpette

L'appello nasce dopo giorni di discussione sulla fiera delle polpette in programma questo fine settimana a Cassano Magnago.

"Prima di tutto - premette Ferrarese - il decreto del Governo ancora in vigore vieta fino al giorno 15 giungo lo svolgimento di fiere e sagre. Ciò premesso, è quanto mai necessario che anche questo tipo di manifestazioni siano soggette ai controlli per il mantenimento dei distanziamenti, il divieto di assembramenti e l’applicazione delle normative igienico sanitarie alle quali, giustamente, sono soggetti tutti i pubblici esercizi. Due pesi e due misure non verrebbero assolutamente tollerati".

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