"Solo nuova burocrazia"

Lotteria degli Scontrini, costi extra per i commercianti: "Noi di giocare non abbiamo voglia"

Il presidente di Ascom Saronno Busnelli boccia l'iniziativa che ha preso il via il 1 febbraio: "I commercianti han bisogno di certezze, non di lotterie"

Lotteria degli Scontrini, costi extra per i commercianti: "Noi di giocare non abbiamo voglia"
Pubblicato:

La prima settimana di Lotteria degli Scontrini ha mostrato tutte le "debolezze" dell'iniziativa, che vengono pagate in primis dai commercianti. Il commento del presidente di Ascom Saronno Andrea Busnelli.

Lotteria degli Scontrini: prima dei premi i costi

Potranno vincere anche loro ma intanto si trovano solo spese e difficoltà. La Lotteria degli Scontrini avviata il 1 febbraio e rientrante nel piano Italia Cashless viene bocciata dai commercianti. Il problema è legato soprattutto ai costi dell'iniziativa derivante dall'obbligo di aggiornare i registratori di cassa ma non è l'unico. Ci sono, come da sempre lamentano gli esercenti, quelli delle commissioni per i pagamenti virtuali spesso ritenute tropo alte, che rosicchiano i guadagni specialmente quando  c'è chi, per accumulare transazioni utili a scalare la classifica per il Super Cashback da 1500 euro, fraziona l'acquisto in più "mini scontrini", ciascuno con un suo pagamento e, quindi, con le sue commissioni.

"Ennesima burocrazia per i commercianti"

Come spiega Busnelli, la Lotteria degli Scontrini "è l’ennesima burocrazia che i commercianti devono affrontare".

"Sono principalmente due le riflessioni su questo tema viste dal lato del commerciante - spiega il delegato saronnese - L’aumento dei costi per i commercianti che devono adeguare il loro registratore di cassa (che non è cosa da poco). Infatti, l’avvio di questa iniziativa nazionale ha implicato prima di tutto un sovraccarico di costi per tutti gli imprenditori dei settori coinvolti nell’iniziativa, poiché, obbligatoriamente devono adeguare il loro registratore di cassa. Adeguamento questo, che arriva in periodo economico davvero difficile. Inoltre, come Associazione, segnaliamo che una parte degli esercenti non è riuscito ad adeguarsi, non per mancanza di volontà, ma per via dei tempi di attesa per l’adeguamento da parte dei fornitori.

Altro tema che fa riflettere sull’efficacia di questa Lotteria è la tempistica. Proviamo ad immaginare attività come bar e alimentari dove il numero della clientela è certamente maggiore rispetto ad altre tipologie: l’imprenditore dovrà certamente dedicare maggior tempo durante la fase del pagamento".

E il tempo, come si suol dire, è denaro. Specialmente in questo periodo di restrizioni dove la clientela che un bar può servire è limitata dalla capienza del locale e dalla possibilità di evitarvi assembramenti. Insomma, se i clienti si accumulano alla cassa per far registrare lo scontrino, non se ne possono fare entrare altri.

"Servono certezze non lotterie. Siamo stanchi di giocare"

"Oggi non c’è migliore immagine per descrivere la distanza tra chi dispone le cose nel nostro Paese e il mondo del commercio. I commercianti hanno bisogno di certezze e programmazione e non di 'lotterie' - conclude Busnelli -  Noi di giocare, non solo non abbiamo voglia, ma non ci va di impiegare denaro e tempo in qualcosa che ci distrae dal nostro lavoro e che non produce ricchezza per le nostre aziende e per il nostro Paese".

Seguici sui nostri canali