Rinnovabili

Fotovoltaico, petizione di Coldiretti: niente pannelli sui terreni agricoli

"Il consumo di suolo agricolo destinato al fotovoltaico a terra minaccia il futuro alle nuove generazioni di agricoltori"

Fotovoltaico, petizione di Coldiretti: niente pannelli sui terreni agricoli
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Mentre l'Europe e l'Italia si interrogano su come raggiungere l'obiettivo delle zero emissioni entro il 2050 Coldiretti lancia una petizione contro i "pannelli solari mangia suolo" e a favore invece di quelli installati sui tetti.

Fotovoltaico, sì ma non dappertutto

Il problema è semplice: la domanda di energia elettrica aumenta (e lo farà sempre di più se, come indicato dall'Europa, si punta ad esempio alla mobilità 100% elettrica) e da qualche parte bisogna prenderla. Per questo sempre più spesso nel campo delle rinnovabili si sente parlare di parchi eolici e solari: delle vere e proprie centrali dove si concentrano un gran numero di pale o di pannelli (a seconda che si cerchi vento o sole) per massimizzare la produzione di energia.

Centrali che per quanto possono garantire un'efficienza maggiore rispetto ai pannelli "domestici" consumano suolo, e non poco. Suolo che come l'energia elettrica da qualche parte va preso.

E Coldiretti non ha dubbi: non dal suolo agricolo. Coldiretti Giovani Impresa in occasione del G20 dei giovani a Milano ha infatti aperto una raccolta firme cui si può aderire su Change.org e negli uffici della Coldiretti in tutta Italia, nei mercati e negli agriturismi di Campagna Amica a tutela del suolo agricolo, chiedendo alle istituzioni "di investire nelle fonti alternative di energia senza dimenticare il ruolo fondamentale dell’agricoltura e la bellezza unica dei nostri territori, che andrebbero compromessi senza una programmazione territoriale degli impianti fotovoltaici a terra".

"Futuro degli agricoltori minacciato dal fotovoltaico a terra"

I giovani agricoltori, spiega Coldiretti Varese, intendono cogliere ogni opportunità offerta dalle tecnologie innovative, avendo come obiettivo la piena attuazione dell’accordo di Parigi sul clima e l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. "Il consumo di suolo agricolo destinato al fotovoltaico a terra - affermano da Coldiretti Giovani Impresa - minaccia il futuro alle nuove generazioni di agricoltori".

“Come giovani agricoltori, sosteniamo e promuoviamo ogni giorno l’innovazione tecnologica sostenibile, ma destinando i suoli agricoli al fotovoltaico non ci saranno più terreni da coltivare ed accelereremo la perdita di biodiversità unica del nostro Paese - spiega il leader del giovani agricoltori di Coldiretti Varese Enrico Montonati nel sottolineare che - il suolo vocato all’agricoltura appartiene agli agricoltori e la multifunzionalità energetica va sviluppata come attività integrata alla coltivazione e all’allevamento, sino a un massimo del 5% della superficie dell’azienda, da realizzare direttamente dagli agricoltori e in aree marginali”.

E allora dove mettere i pannelli?

Oltre alla richiesta, i giovani di Coldiretti lanciano una proposta alle Regioni e agli enti locali: identificare nelle aree da bonificare, nei terreni abbandonati, nelle zone industriali obsolete e nei tetti delle strutture produttive anche agricole, il luogo idoneo all’installazione del fotovoltaico per la corretta produzione di energia da fonti rinnovabili.

“L’Italia - evidenzia Fernando Fiori, presidente della Coldiretti provinciale - possiede terreni non destinati all’agricoltura che potrebbero essere messi a valore con il fotovoltaico, ci domandiamo perché utilizzare terreni fertili che già producono valore economico, sociale ed ambientale togliendo traiettorie di futuro alle nuove generazioni di agricoltori. Per questo condividiamo anche nel Varesotto questa iniziativa: è una petizione che guarda al presente e al nostro futuro, consci dell’importante ruolo che rivestiamo, oltre che come agricoltori anche come custodi dell’ambiente e della biodiversità. Soprattutto, è importante in chiave preventiva, per preservare il suolo agricolo di una provincia giù duramente alle prese con il problema di una cementificazione che sottrae spazi importanti all’agricoltura”.

Rinnovabili o no, è sempre consumo di suolo

"L’Italia - continua Coldiretti - vanta oltre 822mila impianti fotovoltaici, ma è fondamentale difendere la capacità produttiva alimentare nazionale in un Paese come l’Italia in cui la superficie agricola utilizzabile si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari negli ultimi 25 anni".

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