il punto sulla situazione

Cresce l'export per l'industria alimentare varesina

Tra i principali mercati di destinazione si piazzano il Regno Unito (dove hanno trovato collocazione 115,7 milioni di euro di esportazioni made in Varese)

Cresce l'export per l'industria alimentare varesina
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In crescita l'export per le industrie del settore alimentare della provincia di Varese come sottolineato da Confindustria Varese.

In crescita l'export del settore alimentare

Continua il ciclo delle Assemblee dei Gruppi Merceologici di Confindustria Varese. A riunirsi sono le imprese associate appartenenti al Gruppo Merceologico “Alimentari e Bevande”, rappresentato da Remo Giai, Presidente della FARMO Spa di Casorezzo.

Fanno parte dell’industria alimentare del territorio le imprese attive nelle filiere di birra, dolci, cioccolato, prodotti lattiero caseari, lavorazione ittiche e di carne, mugnai, vini e liquori. Si tratta di 24 imprese associate, per un totale di 3.192 addetti: questo lo spaccato, in termini numerici, delle realtà imprenditoriali varesine attive nel settore dell’Associazione datoriale.

I dati dell’export

A scattare una fotografia dell’andamento economico varesino di questo settore sono i dati di export elaborati dall’Ufficio Studi di Confindustria Varese. Tra gennaio e dicembre 2022 le esportazioni dell’industria varesina dei prodotti alimentari e delle bevande hanno registrato un balzo in avanti, rispettivamente del +15,4% e del +12,5%, per un valore totale di 641,5 milioni di euro.

Tra i principali mercati di destinazione si piazzano il Regno Unito (dove hanno trovato collocazione 115,7 milioni di euro di esportazioni made in Varese), la Germania (75,7 milioni) e la Francia (57,4 milioni). Tra i territori dove le imprese varesine sono cresciute di più, ci sono, invece, i Paesi Bassi (+36,3%), il Canada (+32,9%), la Spagna (+29,6%) e l’Australia (+29,4%).

Grandi incrementi da interpretare, però, attraverso la lente del forte fenomeno inflattivo globale che ha impattato con ogni probabilità sulle dinamiche di crescita a valore dell’export. Senza contare la forte pressione sui margini delle imprese di settori particolarmente colpiti dai rincari energetici e dei costi delle materie prime alimentari. Tra i temi critici emersi durante i lavori e il confronto tra le imprese, la carenza di competenze e le difficoltà di attrarre e mantenere talenti.

Focus

Al centro dei lavori assembleari è stato posto il Piano Strategico #Varese2050: il progetto studiato in collaborazione con il think tank Strategique della Harvard Business School, con cui Confindustria Varese intende riposizionare, sotto il profilo economico e sociale, tutto il territorio.

Come? Da un lato, consolidando e potenziando i punti di forza della provincia, dall’altro, compensando eventuali debolezze attraverso precise linee di azione. Ognuna delle quali già declinata in iniziative da mettere in campo nel breve, medio e lungo periodo, in obiettivi e in strumenti di misurazione (KPI).

Si tratta di progetti al centro del roadshow che proprio in questi giorni sta facendo il giro di tutta la provincia. Un tour di sei tappe (Busto Arsizio, Gallarate, Luino, Saronno, Varese, Malpensa). Prossima tappa sarà quella che si terrà nell’area saronnese, precisamente alla Opella Healthcare Italy Srl di Origgio, lunedì 8 maggio alle ore 17.30. (cliccare qui per iscriversi)

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