l'incontro a busto arsizio

Confindustria Legno e Varie puntano a progetti strategici

Un’assise che è stata anche occasione per il rinnovo delle cariche associative dei Gruppi merceologici

Confindustria Legno e Varie puntano a progetti strategici
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Quanto sono strategici i settori del legno e delle attività varie all’interno del sistema economico varesino? Questo il tema al centro dell’Assemblea annuale congiunta che ha riunito i due Gruppi merceologici rappresentanti le imprese dei rispettivi comparti all’interno della compagine associativa di Confindustria Varese, tenutasi negli spazi aziendali della Fogliani Spa di Busto Arsizio.

Confindustria Legno e Varie puntano a progetti strategici

Un’assise che è stata anche occasione per il rinnovo delle cariche associative dei Gruppi merceologici.

Per il Gruppo “Legno” il voto delle imprese ha riconfermato sia il Presidente, sia il Vicepresidente, rispettivamente Roberto Pompa della Roda Srl di Gavirate e Luciano Mariotto della M.A.B.E.F. Srl di Cardano al Campo. Passaggio di testimone, invece, per il Delegato all’interno del Comitato per la Piccola Industria (che rappresenta le imprese con meno di 100 dipendenti): Fabio Pedroni Ratti della CRC Srl di Caronno Pertusella subentra a Massimo Bianchi della Imballaggi Alto Milanese Srl di Busto Arsizio.

Per il Gruppo “Varie”, riconfermato il Presidente Simone Fogliani della Fogliani Spa di Busto Arsizio, che ha ospitato l’assemblea, e Giorgio Paglini della G&G Paglini di Castellanza, come Vicepresidente. Il nuovo Delegato della Piccola Industria, è Michele Marcora della Koh-I-Noor Carlo Scavini & C. Srl di Tradate che sostituisce Gianluca Marvelli.

I progetti strategici per il piano Varese2050

Protagonisti dei lavori e del confronto tra gli imprenditori sono stati i Progetti Strategici del Piano #Varese2050 avviati da Confindustria Varese in questi mesi per lo sviluppo del territorio. In particolare, durante l’assemblea, è stato posto l’accento sul ruolo fondamentale che rivestono le attività di studio e analisi delle trasformazioni nei rapporti di filiera all’interno del sistema produttivo, al fine di dar vita a nuovi progetti di collaborazione e partnership tra aziende. Una sfida che coinvolge anche i cluster identificati dal Centro Studi di Confindustria Varese all’interno dei Gruppi Merceologici del Legno e delle attività Varie, trasversali ai due settori e caratterizzati da collegamenti con altre categorie merceologiche. Esempi di queste connessioni sono la filiera del sistema casa - arredo e i prodotti in legno, con le svariate occasioni di interazione legate al tema della sostenibilità, in particolare per tutto quanto riguarda la casa green e la filiera dell’imballaggio. Rilevanti in termini di opportunità anche le filiere dei beni e dei servizi consumer-oriented e quella del marketing e del design. “Nell’ottica di un Piano Strategico che coinvolga tutto il territorio, l’obiettivo è quello di mettere insieme competenze di imprese diverse per iniziative comuni di filiera” ha sottolineato la responsabile del Centro Studi di Confindustria Varese, Paola Margnini.

Ma qual è lo spaccato, in termini numerici, dei due Gruppi Merceologici di Confindustria Varese radunati in assemblea? Le imprese del settore Varie, di cui fanno parte, tra le altre, le aziende produttrici di giocattoli, quelle di pulizia e le concessionarie d’auto, sono 33 per 1.479 addetti (il 3,3% delle imprese associate). Le imprese del legno, che comprendono le realtà che fabbricano pipe, mobili e le segherie, sono 16 per 382 addetti (1,5% della base associativa). A scattare una fotografia dell’andamento economico varesino dei due settori sono, invece, i dati di export elaborati sempre dal Centro Studi di Confindustria Varese. I numeri del 2023 indicano, in particolare, per il settore legno che le imprese del Varesotto hanno esportato beni per quasi 18 milioni di euro. Valori in calo rispetto al 2022, in particolare a causa dell’inversione di tendenza dei volumi di vendita verso precisi mercati di sbocco: Svizzera e Stati Uniti e soprattutto Nigeria. Tengono invece gli altri mercati tradizionali come Germania e Francia, con una forte accelerata verso Regno Unito e, in particolar modo, verso tutto il mercato cinese.

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