Malpensa

Air Italy, altri 6 mesi di cassa. Niente licenziamenti collettivi per ora

I licenziamenti sarebbero dovuti scattare entro la fine di giugno, la proroga della cassa integrazione rinvia tutto a fine anno

Air Italy, altri 6 mesi di cassa. Niente licenziamenti collettivi per ora
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Rimandati di sei mesi, nella speranza di trovare un accordo per evitarli, i licenziamenti collettivi per i dipendenti di Air Italy, la compagnia aerea in fallimento che dal 25 febbraio 2020 ha smesso di far decollare i propri aerei dagli aeroporti italiani, compreso Malpensa.

Air Italy, altri 6 mesi di cassa integrazione

Il sospiro di sollievo per i 1400 dipendenti, di cui un migliaio circa legati all'aeroporto di Malpensa, che rischiavano il licenziamento entro la fine del mese dopo il fallimento della compagnia. Un sospiro arrivato con l'ok della Ragioneria Generale dello Stato alla modifica dell'articolo 45 del Decreto Sostegni bis che prevede appunto la possibilità di prorogare fino al 31 dicembre 2021 la cassa integrazione attingendo le risorse necessarie dal Fondo sociale per occupazione e formazione.

Il "caso" Air Italy

Un licenziamento collettivo che rischia solo di esser rinviato. La compagnia, ex Meridiana, era "rinata" nel 2018 con l'acquisto da parte di Qatar Airways che aveva proposto e attivato un ambizioso piano di rilancio con nuovi aerei e nuove tratte. I risultati però non furono quelli sperati, e già nell'estate del 2019 quel piano e la previsione di potenziare le rotte di volo vennero fermati. Il tracollo nei primi mesi del 2020, quando l'emergenza Covid si era appena affacciata in Europa. Scioperi dei lavoratori, promesse e appelli da parte della politica non sono riusciti a far rientrare la crisi della compagnia che trascina con sè appunto 1400 famiglie appese, ora, a quella che potrebbe essere l'ultima tranche di cassa integrazione.

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