Tradate - Abbiate

Una serata dedicata ai cambiamenti climatici

Cause ed effetti del riscaldamento globale in atto. Se ne parla lunedì 23 alle 21 al Grassi col presidente del Gat Cesare Guaita

Una serata dedicata ai cambiamenti climatici
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Il sostanziale fallimento della conferenza sul clima Covid 26 (Glasgow, Novembre 2021) ed un nuovo drammatico rapporto (Limits and Beyond) del Club di Roma  a 50 anni dal famoso volume sui ‘Limiti dello sviluppo’ che tutti abbiamo letto ma che nessun politico ha mai voluto prendere sul serio, il GAT, Gruppo Astronomico Tradatese  ha deciso di dedicare il mese di maggio   ai problemi energetici e climatici del nostro pianeta.

Cambiamenti climatici ormai irreversibili?

Dopo l’eccezionale serata di Lunedì 9 , dedicata alla fusione termonucleare (l’energia pulita delle stelle, che risolverebbe per sempre la fame di energia dell’ Umanità), Lunedì 23 maggio, alle 21 (Cine GRASSI ad ingresso libero) il dott. Cesare Guaita, Presidente del Gat terrà una conferenza sul tema: Cambiamenti climatici ormai irreversibili? durante la quale verrà fatto il punto su cause ed effetti del riscaldamento globale in atto.

 

Riscaldamento  in aumento: punta record a febbraio

Spiega Cesare Guaita:

"A metà maggio 2022 il tenore di CO2 nell’atmosfera terrestre ha raggiunto il valore record assoluto di 421,7 ppm (parti per milione). La misura è precisa in quanto proviene da un laboratorio in cima alle Hawaii assolutamente esente da  influenze esterne. Ed è anche una misura molto allarmante perché rappresenta quasi il doppio che in epoca preindustriale (278 ppm a fine Ottocento). La conseguenza più  nefasta di questa situazione è un riscaldamento progressivo dell’atmosfera terrestre, dove è stato raggiunto l’aumento record (sempre rispetto a fine 1800)  di 1,19°C  riscontrato nel mese di febbraio 2022 ed una clima estivo già a meta maggio 2022.  Negli ultimi 100 anni è anche triplicata (fino a 1800 ppb, parti per miliardo) la concentrazione del CH4 (metano), un gas che produce un effetto serra 10 volte maggiore della CO2 e che viene estratto ed utilizzato sempre più intensivamente dalle società industriali. Tutti i principali modelli climatici  concordano nel predire che, se l’ aumento medio della temperatura del pianeta superasse  1,5-2°C (ovvero la CO2 raggiungesse i 450 ppm) il riscaldamento della Terra sarebbe irreversibile e catastrofico: ce lo insegnano le atmosfere di molti pianeti extrasolari e, soprattutto, il caso di Venere la cui atmosfera di CO2  ha generato una temperatura al suolo di 400°C !

L'uomo consumo più di quanto la natura produce

Continua Guaita:

"Gli stessi modelli climatici predicono che il riscaldamento globale raggiungerà livelli irreversibili, se l’attuale tendenza all’aumento della concentrazione della CO2 e del Metano non verrà bloccato entro 10-20 anni. Con il conseguente inasprimento come numero ed intensità dei fenomeni più estremi, come cicloni, piogge torrenziali e siccità.  Ma, in realtà, sembra che la civiltà umana si stia comportando in maniera esattamente opposta, demolendo senza ritegno  le grandi foreste tropicali (tutti sanno, o dovrebbero sapere, che le piante sono i migliori assorbitori di CO2 !) e pensando ad uno sviluppo senza limiti, come se la Terra avesse risorse infinite e non fosse caratterizzata anche e soprattutto da altri esseri viventi che andrebbero rispettati per mantenere un equilibrio naturale raggiunto faticosamente in milioni di anni. Tanto per dare l’idea  è incredibile come il 70% di tutti gli uccelli del pianeta sia ormai costituito da…galline e tacchini !  E’ dagli anni 70 che la nostra specie  ha cominciato a consumare più di quanto la natura riesce a produrre: andando di questo passo il destino dell’Umanità è segnato ed una dimostrazione eclatante sta nella triste storia di Rapa Nui, la mitica isola di Pasqua al centro del Pacifico, che gli studiosi del GAT visitarono qualche anno fa".

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