Cultura

Turate valorizza i suoi "tesori" artistici

Il Comune ha siglato un accordo con l’associazione culturale saronnese «Cantastorie» per promuovere visite guidare ai beni storici e artistici del paese.

Turate valorizza i suoi "tesori" artistici
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Turate, il Comune ha siglato un accordo con l’associazione culturale saronnese «Cantastorie» per promuovere visite guidare ai beni storici e artistici del paese, a partire dal Palazzo Pollini, fino ad arrivare ai beni parrocchiali, quindi alla chiesa di santi Pietro e Paolo e al Santuario di Santa Maria in campagna.

Turate valorizza i suoi "tesori" artistici

La prima iniziativa prevista nel progetto è stato l’incontro pubblico di martedì scorso in sala consigliare, dal titolo «Incontro d’arte: Palazzo Caimi-Pollini». La prima curiosità raccontata dal professor Sergio Beato, relatore della serata e volontario dell’associazione saronnese guidata dal presidente Andrea Germi, è infatti legata al nome del palazzo storico, che tutti i turatesi chiamano Pollini, anche se per gran parte della sua storia è stato abitato da un’altra famiglia, i Caimi, dunque sarebbe più corretto chiamarlo «Palazzo Caimi». L’incontro si è poi basato sugli altri peculiari aspetti storici e artistici della location, con lo scopo di informare i curiosi, ma anche formare i presenti che vorranno mettersi a disposizione come guide turistiche.

Il senso dell’incontro è stato spiegato dall’assessore alla Cultura e all’Istruzione, Loris Guzzetti, che ha aperto la serata: «L’evento è stato organizzato alla luce dell’accordo di collaborazione con l’associazione “Cantastorie”, che promuoverà a partire dalla prossima primavera delle visite guidate all’interno di Palazzo Caimi-Pollini. Il professor Beato si è dunque messo a disposizione per formare coloro che sono interessati a fare da guida nelle visite in programma». Il primo incontro si è concentrato solo sull’attuale sede del municipio, in attesa di concentrarsi anche sui beni parrocchiali in futuro. «Come Amministrazione da sempre puntiamo a valorizzare i beni artistici del nostro paese: abbiamo per esempio partecipato all’iniziativa “Ville Aperte”, proposta dalla Provincia di Monza, e con questa nuova collaborazione puntiamo ad aumentare queste occasioni di scoperta del nostro patrimonio per i turatesi e non solo». E infine: «Mi auspico che anche in questa occasione dei giovani appassionati di storia si facciano avanti per proporsi come guida, come successo già in passato».

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