No Green Pass

Tre persone in Questura dopo la manifestazione a Milano

La Polizia di Stato ha identificato sei persone.

Tre persone in Questura dopo la manifestazione a Milano
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Tre persone in Questura dopo la manifestazione.

Tre persone in Questura dopo la manifestazione

Nel corso della manifestazione No Green pass che si è svolta sabato 29 ottobre a Milano, la Polizia di Stato ha identificato sei persone e ne ha accompagnate tre in Questura.

I Fatti

La manifestazione, che era stata preavvisata e per la quale era stato presentato un definito percorso da seguire, ha vissuto due episodi in cui i manifestanti hanno disatteso quanto dichiarato: la prima volta all'altezza di viale Monte Santo quando un robusto spezzone del corteo che si stava sviluppando lungo l'itinerario convenuto ha deviato per indirizzarsi verso via Galilei, generando, per l'ennesimo sabato, confusione e disagio al traffico, come riferiscono le Forze dell'Ordine.
Il dispositivo predisposto dalla Questura di Milano ha poi ricompattato il gruppo che, lungo viale della Liberazione e via Melchiorre Gioia, ha ripreso ai Bastioni di Porta Nuova il percorso preavvisato. Il secondo episodio si è verificato dopo l'arrivo previsto alla sede della RAI in corso Sempione quando un consistente gruppo di persone si è mossa disordinatamente verso piazza Duomo causando nuovamente disagi alla circolazione e al traffico urbano.

Tre persone in Questura dopo la manifestazione

Le tre persone accompagnate in Questura sono state denunciate per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio e violenza privata: si tratta di un 22enne residente nella Bergamasca, denunciato anche per resistenza a pubblico ufficiale, un 30enne residente a Lodi e un 28enne residente nel Torinese che sono stati denunciati, invece, anche per istigazione a disobbedire alle leggi.

Sei identificati

Dei sei cittadini identificati durante il corteo, un 19enne residente a Gessate (MI) verrà deferito all'autorità giudiziaria per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio, violenza privata e istigazione a disobbedire alle leggi.

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