l'incontro in auditorium

La storia araldica delle famiglie e come risalire alle origini

Il pubblico, molto presente e curioso, ha poi posto alcune domande ai due relatori che in maniera comprensibile anche ai non addetti ai lavori hanno invitato tutti a salvaguardare le proprie tradizioni

La storia araldica delle famiglie e come risalire alle origini
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Incontro di formazione scientifico e letteraria all’Auditorium Aldo Moro di Saronno dove sabato scorso Luciano Silighini Garagnani ha discusso sul libro “Storia araldica di famiglia” scritto dal Prof. Paolo Zampetti.

La storia araldica delle famiglie e le origini

Silighini, socio benemerito dell’Istituto araldico genealogico Italiano e socio fondatore dell’Associazione Insigniti Ordini Cavallereschi, entrambi sodalizi che fanno capo al Prof. Pier Felice degli Uberti, uno dei massimi esperti di storia di famiglia oggi riconosciuti al mondo, partendo dal lavoro di Zampetti ha spiegato come oggi si può effettuare una ricerca storica in modo serio, diffidando dai facili venditori di sogni e di come si possa tutelare la tradizione storica o nobiliare di una famiglia oggi in Repubblica soffermandosi sul fatto che la nobiltà oggi in Italia non avendo alcuna tutela statale è considerata nulla, inesistente.

Zampetti ha spiegato al pubblico presente le realtà archivistiche oggi ampiamente disponibili nelle tante parrocchie italiane e come poter avere uno stemma ex novo tramite le certificazioni araldiche in Spagna e a Malta.

L'intervento di Luciano Silighini

Il pubblico, molto presente e curioso, ha poi posto alcune domande ai due relatori che in maniera comprensibile anche ai non addetti ai lavori hanno invitato tutti a salvaguardare le proprie tradizioni e informarsi sulle proprie radici anche per scoprire il significato magari di qualche loro scelta odierna.

“La genealogia è una scienza storica, la genetica è una scienza medica, matematica. Noi siamo qui oggi perché qualcuno prima di noi è esistito riproducendosi. Come possiamo non ricordare quella figura, poco più di una scimmietta per gli scienziati, che 200.000 anni fa ha resistito alle intemperie permettendoci di vivere oggi?” rimarca Silighini concludendo il suo intervento.

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