Cultura

Casa-forte e tombe in San Giovanni: continuano gli scavi

Si è conclusa la sessione estiva di un progetto inter universitario in collaborazione con l'università di Padova Casa forte e tombe in san Giovanni: continuano gli scavi

Casa-forte e tombe in San Giovanni: continuano gli scavi
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Continuano gli scavi a Castelseprio: sotto la lente d'ingrandimento la casa forte e le tombe nella chiesa di san Giovanni.

Continuano gli scavi a Castelseprio

A concludere la sessione estiva di questo progetto inter universitario sono l'università di Padova, che si sta occupando della chiesa battesimale di san Giovanni, sotto la guida della professoressa Alexadra Chavarria Arnau, e il gruppo di scavo guidato da Caterina Giostra, docente di archeologia dell'Università Cattolica di Milano, che si sta invece occupando della casa-forte. «Tengo molto a precisare che questo scavo, insieme agli altri, fa parte di un progetto inter universitario guidato dal professor Gian Pietro Brogiolo, chiamato "Castelseprio centro di potere" e che ha come obiettivo principale quello di indagare le sedi di potere del castello. È l'unico intervento realizzato in Italia che coinvolge più università, ognuna con una squadra e un progetto differente, con un coordinatore unico.

Un progetto con grande gioco di squadra

Questo permette un gioco di squadra molto importante: ogni nuova scoperta portata alla luce in una zona del castello da un gruppo di lavoro, aiuta il gruppo di scavo di un altra zona a capire meglio alcune dinamiche o a consolidare intuizioni fatte. Nonostante in Europa sia un metodo di lavoro molto diffuso, è la prima volta che si realizza in Italia un progetto cosi ad ampio respiro, ed è stato importante per noi realizzarlo proprio a Castelseprio, un territorio che ha ancora tanto da dirci: se si pensa che una fonte scritta del 200 ci dice che a Castelseprio c'erano dieci chiese, e ne conosciamo solo quattro, significa che da scavare c'è ancora tantissimo.

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Il Covid, poi, non ci é stato d'aiuto e ci ha condizionato tanto nell'organizzazione di questo scavo, ma siamo contenti di essere ripartiti" spiega Caterina Giostra. Che precisa: "Nel nostro gruppo di scavo, di cui sono il direttore scientifico, lavorano studenti universitari, e specializzandi, e questa collaborazione tra fasi di studio differenti aiutano il confronto e l'arricchimento personale e lavorativo di ognuno di loro: Alessandra Bellenghi, Clara Belletti, Andrea Biondi, Arancia Boffa, Valentina Galante, Benedetta Gandolini, Martina Ortolo, Fabiola Rossi e Caterina Vergine. Con noi c'è inoltre una professionista, la dottoressa Delfina Consonni, che é per noi un contributo prezioso, portando sullo scavo la sua esperienza concreta maturata in moltissimi anni sul campo. Questa figura è per i nostri ragazzi un importante contatto con il mondo del lavoro, che con racconti di vita e di esperienze, possono capire cosa c'è ad attenderli dopo anni di studi sui libri». Gli studenti dell'università di Padova, che lavorano poco distanti, invece, hanno riportato alla luce alcune tombe nella chiesa di san Giovanni, guidati dalla professoressa Alexadra Chavarria Arnau, che tra i suoi studenti chiosa: «Siamo felici di essere qui anche quest'anno, ospitati da un cittadino sepriese, per poter proseguire i nostri studi, ma ci dispiace vedere come un luogo importante come Castelseprio sia ancora lontano dalle valorizzazioni di cui godono altri luoghi, pur non avendo gli stessi riconoscimenti e le potenzialità di un luogo così importante come questo. Spero che le istituzioni riconoscano a pieno le potenzialità di un patrimonio mondiale che dovrebbe rendere orgogliosi i suoi cittadini che, con un lavoro di valorizzazione ad ampio raggio, potrebbero certamente trarne vantaggi, anche economici».

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