Tradate

Cala il sipario sulla compagnia teatrale "Come Matite"

"C’è chi dietro le quinte ha trovato degli amici, chi si è innamorato, chi ha scoperto di avere un talento e ha deciso di farlo diventare una professione.  Come Matite rimarrà per sempre una parte di noi"

Cala il sipario sulla compagnia teatrale "Come Matite"
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Cala il sipario su una delle realtà culturali più originali del panorama tradatese, quella della compagnia teatrale "Come Matite".

La compagnia teatrale "Come Matite" lascia il palco

Un’esperienza che ha contribuito ad unire un’intera generazione di tradatesi, ma non solo, riuscendo a coinvolgere decine di persone in un progetto che, prima ancora di essere una compagnia teatrale, era un gruppo di amici, uno spazio dove sperimentare relazioni e consolidare legami.

"Uno dei riconoscimenti più belli che ci sono stati rivolti è quello di essere stati un gruppo dove si respirava una sincera sintonia, dove non c’erano posizioni gerarchiche ma tutti insieme si contribuiva a dare vita a uno spettacolo - spiega Samuele Beghi, ultimo presidente di Come Matite - All’interno della compagnia siamo sempre riusciti a dialogare, cooperare, costruire nonostante non mancassero visioni diverse. Questo è stato sicuramente il nostro punto di forza, ma anche la nostra identità come gruppo. Il nostro obiettivo era creare uno spazio dove crescere e stare bene insieme, e possiamo dire di averlo raggiunto".

Un gruppo di amici e la voglia di far festa

Tutto è nato da un gruppo di giovani gravitanti attorno all’oratorio di Abbiate. Nel 2005 stava infatti per prendere i voti perpetui suor Patrizia Maesani, e c’era la voglia di festeggiare questo momento in maniera speciale.

"In quell’occasione abbiamo portato in scena La matita di Dio, uno spettacolo ispirato alla figura di madre Teresa di Calcutta. Quella prima esperienza ci ha fatto rendere conto che tra di noi c’era un grande potenziale umano da sviluppare, così, sotto la spinta di don Marco Casale, abbiamo cercato di portarlo avanti e farlo crescere", prosegue Beghi, socio fondatore della compagnia assieme a don Marco, Fabrizio Talarico, Roberto Pomarico, Roberto Uboldi, Davide Piccolo ed Eleonora Lucioni.

La compagnia teatrale si costituisce ufficialmente nel novembre del 2007 ed al primo nucleo si aggiungono a poco a poco tanti altri componenti tra attori, ballerini, addetti ai costumi e alle scenografie, oltre al regista Marco Airoldi. Da questo sodalizio sono nati spettacoli memorabili come I promessi sposi, La divina commedia, Lord Albin e il principe Tamir e molti altri.

Il Covid, lo stop e la fine

"Prima del covid stavamo mettendo a punto la nostra opera più ambiziosa, una riedizione del musical I miserabili. Il lockdown ha interrotto i preparativi e al suo termine ci siamo trovati davanti a sfide nuove e apparentemente senza soluzione (come l’impossibilità di trovare uno spazio sufficientemente grande dove poter provare le scene e le coreografie mantenendo il distanziamento), ma ci siamo anche trovati noi stessi profondamente cambiati. La compagnia ci ha accompagnato in anni di crescita e al suo interno hanno preso vita legami che adesso proseguono sotto altre forme: c’è chi dietro le quinte ha trovato degli amici, chi si è innamorato, chi ha scoperto di avere un talento e ha deciso di farlo diventare una professione.  Come Matite rimarrà per sempre una parte di noi. Non vogliamo dunque vedere questo momento come una brusca conclusione di un percorso, quanto come il compimento di una parte della nostra vita".

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