CONCERTO A SARONNO

Applausi per Davide Van De Sfroos col suo "Manoglia tour"

Successo per l'esibizione del cantautore laghee che ha presentato gli inediti del nuovo album, che descrive la natura e i personaggi a cui è legato, e canzoni storiche

Applausi per Davide Van De Sfroos col suo "Manoglia tour"
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Davide Van De Sfroos, successo a Saronno per la tappa del "Manoglia tour".

Davide Van De Sfroos e il "Manoglia tour"

Un tuffo nella natura che lo circonda e in mezzo alla quale è cresciuto, una carrellata tra i personaggi che ha osservato e ha voluto mettere in musica. Suoni che richiamano suggestive atmosfere, così come nel suo ultimo disco, "Manoglia" ossia "Magnolia", quella grande pianta sotto cui ha trascorso le sue giornata di bambino e ragazzo. Tutto questo lo si è vissuto la sera di venerdì 23 febbraio 2024, al Teatro Giuditta Pasta di Saronno, quando Davide Van De Sfroos ha presentato la sua tappa cittadina del nuovo "Manoglia tour". Un disco intimo, praticamente acustico, riportato sul palco all'essenziale ma con suoni ricercati e testi che consacrano una maturazione profonda dell'artista.

Un mix tra brani nuovi e vecchi

In scaletta c'è un po' di tutto: l'intero nuovo album ma anche canzoni più datate, per anni lasciate nel cassetto e ora risuonate live. In primis "Manoglia", a ricordare le foglie di quell'albero che rappresentano i ricordi dell'infanzia e della giovinezza del cantautore laghee, "Forsi" nel quale Van De Sfroos ha filmato dal palco con un cellulare di un fan, "Il mekanik" che affronta l'impegno di quanti, dopo una vita difficile, non si abbattono ma come obiettivo hanno quello di far stare bene gli altri. E poi l'invocativa "Shandemè" ,"Ankinkoo" con la descrizione di una giornata. Da applausi "Crisalide" (che parla di come si può tornare a volare dopo giorni bui, "dove i piedi sono incollati alle sabbie mobili") e "El Giuvannon", splendido ritratto di un agricoltore della terra del lago. E tra le canzoni già note ecco "Nona Lucia", "El mustruu", la rispolverata "Aquadulza", "Ninna nanna del contrabbandiere", "Gira gira" su sonorità reggae in ricordo di Bob Marley per finire con la celebre "La curiera".

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