Cinema

Andrea Leanza, dopo il David nuove soddisfazioni

E’ finalmente stato ammirato dal grande pubblico il lavoro che ha tenuto impegnato il truccatore cinematografico e il suo staff per tutto il lockdown del 2020: è uscito su Netflix il film «A classic horror story».

Andrea Leanza, dopo il David nuove soddisfazioni
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E’ finalmente stato ammirato dal grande pubblico il curatissimo e mastodontico lavoro che ha tenuto impegnato il truccatore cinematografico Andrea Leanza e il suo staff per tutto il lockdown del 2020. Questo mese è infatti uscito su Netflix il film «A classic horror story» di Roberto De Feo e Paolo Strippoli, che sta già riscuotendo gli apprezzamenti della critica e del pubblico. Per il truccatore cinematografico saronnese questa è però solo l’ultima grande soddisfazione dopo il successo riscosso con «Hammamet» di Gianni Amelio, che gli ha fatto meritare la prestigiosa statuetta del David di Donatello.

Andrea Leanza, «A Classic Horror Story»

«Il film è stato bloccato dalla pandemia ma, durante la chiusura totale, in sinergia con i registi, abbiamo continuato a lavorare per creare il design e il look dei personaggi. Da marzo a luglio c’è stato un lungo lavoro in laboratorio per la creazione, tra le altre cose, di 85 maschere, tutte diverse e solo apparentemente di legno, che ci ha tenuto molto impegnati. Poi da agosto a settembre si sono tenute le riprese tra il Lago di Bracciano e la Foresta Umbra in Puglia e qui abbiamo curato il trucco dei personaggi e applicato le protesi e gli effetti trucco speciale, quali ferite, traumi, contusioni, mutilazioni e sgozzamenti vari, funzionali alla trama del film horror», spiega Leanza, che ha ricoperto il ruolo di capotrucco.

Ritorno alle origini con il dinosauro a Milano

Negli scorsi mesi Andrea Leanza è anche momentaneamente tornato alla sua prima passione, quella per i dinosauri. E’ infatti tornato a collaborare con «Geo Model», per cui in passato ha lavorato per cinque anni, e ha aiutato nella realizzazione del modello in scala 1:1, quindi in grandezza naturale, del Saltriovenator Zanellai, un dinosauro imparentato con il T-Rex che 200 milioni di anni fa ha abitato la Lombardia. L’opera è ammirabile nel parco dedicato a Indro Montanelli a Milano davanti al museo di Storia naturale, ente che ha collaborato alla realizzazione del modello. «E’ stato bello ritornare per un breve periodo alle mie origini. Con “Geo Model” sono infatti rimasto in ottimi rapporti anche dopo che ho lasciato il lavoro per perseguire la strada del trucco cinematografico. Nel loro staff c’è uno dei miei allievi, il veneto Alessandro Ambrosini, che ha proprio ricoperto il ruolo di capo artistico del progetto. Sono davvero orgoglioso di lui. Parlando di una scultura enorme avevano però bisogno di più collaborazioni e quindi ho dato la mia disponibilità», rivela.

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Nuova sede di lavoro

Come già preannunciato Andrea Leanza ha lasciato la sede nello «Spazio Must» di Saronno che per tanti anni ha ospitato il suo laboratorio e dove la scorsa estate, proprio durante i lavori per il film «A classic horror story», aveva subito più allagamenti durante i nubifragi estivi. Ora è infatti già al lavoro in una nuova location nella vicina Rovello Porro: «Assieme a Denise, "partner in crime", abbiamo deciso di investire su uno spazio più grande, che quindi richiede maggiori spese. E’ stato un passo coraggioso. Ragionare in grande fa un po’ paura, così come cambiare, ma siamo soddisfatti della nuova sede, che ci permetterà di organizzare grazie ai suoi più ampi spazi anche workshop e corsi». Il cambiamento di sede ha inoltre coinciso con la fortissima emozione per la vittoria del David di Donatello per il trucco di «Hammamet» e sicuramente questo prestigioso titolo farà da volano per nuovi interessanti progetti: «Valuteremo con piacere tutte le nuove richieste che arriveranno. Al momento stiamo già lavorando a un nuovo progetto, di cui però non posso ancora svelare nulla».

(La Settimana, 30 luglio 2021)

Davide Bellombra

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