Zappamiglio nominato commissario provinciale di Forza Italia
"L’obiettivo è garantire un più forte radicamento sul territorio, con una squadra competente e di esperienza".
Pietro Zappamiglio è il nuovo coordinatore di Forza Italia della Provincia di Varese.
Il sindaco nuovo coordinatore provinciale
Dopo l’eccezionale risultato alle elezioni regionali di febbraio – 2706 voti che hanno dato la misura del seguito del sindaco di Gorla Maggiore sul territorio – e la delusione per il mancato approdo a palazzo Lombardia, arriva la nomina che gli affida il compito di dettare linea politica e strategie di rilancio, ma anche il lavoro di valorizzazione delle competenze, di ricostruzione delle relazioni e di dialogo con le realtà locali per formare una nuova classe dirigente all’interno del partito, che lo porti nel futuro. La scelta è stata comunicata dal coordinatore regionale Alessadro Sorte il 16 maggio. «L’obiettivo è garantire un più forte radicamento sul territorio, con una squadra competente e di esperienza che sia in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini e affrontare le prossime sfide».
Pronto a svolgere il suo nuovo ruolo
Zappamiglio assume il ruolo con le idee chiare e i principi di cattolico e liberista che hanno contraddistinto la sua storia politica: «Apertura al dialogo e valorizzazione della classe dirigente. Ripartiamo da qui. Il partito deve essere come un’azienda e fondare la scelta dei profili cui affidarsi sul merito. Contano presenza e impegno, ma anche professionalità e titolo di studio. E occorre un forte coinvolgimento dei giovani, che nella classe dirigente da formare dovranno avere spazio e peso». In questi primi mesi due sono i traguardi fissati: la nomina del Comitato provinciale entro il 30 giugno e a fine anno la misura degli obiettivi posti per il 2023. Da sindaco Zappamiglio valorizzerà l’ascolto del territorio: «Sarà un partito che guarda agli amministratori locali come interlocutori, persone che ogni giorno incontrano il bisogno. Ma anche un partito che include e non esclude, che sia in dialogo costante con gli alleati, ma anche con quell’elettorato moderato oggi deluso dal fallimento dell’esperienza Renzi-Calenda. Perché lo spazio di crescita di Forza Italia è al centro, con attenzione anche al civismo e a chi non si sente rappresentato dagli attuali partiti».
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