Gorla Minore

Zaino in spalla, il sindaco si rimette in cammino: «Libertà e serenità»

Come avviene ormai da anni il sindaco dedica i giorni di riposo alle Vie a tappe: due itinerari per 200 km

Zaino in spalla, il sindaco si rimette  in cammino:  «Libertà e serenità»
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Le scarpe giuste, lo zaino pronto da mettere sulle spalle con quello che serve e nulla di più, mappe e guide da consultare, i contatti utili, lo sguardo predisposto allo stupore e a cogliere lo spirito dei luoghi, il desiderio di andare e lasciarsi alle spalle pensieri e fatiche accumulati in un altro anno di lavoro per il paese e la comunità.

Il sindaco si rimette in cammino

Vittorio Landoni, sindaco di Gorla Minore in cammino che ormai da alcuni anni dedica i giorni di vacanza estiva all’esperienza – culturale e paesaggistica, ma anche interiore – del percorrere alcune “vie” storiche in Italia e all’estero, si appresta a partire una volta ancora. Anzi due.

Perché il programma prevede un doppio itinerario: prima da Muggia ad Aquileia sulla Via Flavia per 115 km e subito dopo l’anello nei Borghi Silenti di circa 90 km appena sopra Terni, intorno al Monte Croce di Serra punto più alto dei monti Amerini, tra Umbria e Toscana. Si torna a esplorare l’Italia meno nota, dopo il percorso con vista sull’oceano della scorsa estate, quando scelse di compiere l’ultima parte del cammino Portoghese, da Porto a Santiago de Compostela, tra Portogallo e Spagna.

Abbiamo sempre trovato accoglienza

«Un itinerario davvero intenso e interessante, una bella esperienza con mia moglie e mia figlia Michela – aveva raccontato Landoni – nella quale abbiamo incontrato tanti pellegrini italiani, spagnoli, portoghesi, ma anche canadesi, coreani, americani di San Francisco e nord europei. Abbiamo camminato lambendo l'oceano ma anche tratti interni soprattutto del Portogallo. Ambienti, vegetazione, piccoli e grandi borghi caratteristici, musei, chiese e monasteri dove è tangibile la storia e la cultura di chi ha vissuto e costruito quelle comunità. Abbiamo sempre trovato una cultura di rispetto e di accoglienza, ma anche di goliardia in particolare in Spagna».

Alla ricerca di ritmi lenti, silenzi e natura

Ora si torna a camminare in patria, come già tante altre volte in questi anni, alla ricerca di ciò che solo il ritmo lento, i silenzi, la natura e i piccoli borghi incontrati sanno donare, un poco alla volta, tappa dopo tappa.

«Che cosa rimane dentro? Innanzitutto tanta libertà e tanta serenità, che lenisce le fatiche di una vita sempre di corsa e sempre tesa a rincorrere i problemi e le preoccupazioni che si affacciano nella vita. Questo modo alternativo di vivere il tempo ti introduce a riflessioni sul senso della vita, sul senso del proprio impegno. E gli incontri con le persone non fanno altro che arricchire l'anima e rimettono nella dimensione appropriata ogni azione, ogni comportamento, ogni decisione. Devo dire anche che la maggior parte di chi cammina è donna e se anche io cammino è merito di mia moglie, che è un’ottima organizzatrice».

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