Venegono, aperta la nuova piattaforma ma non tutti festeggiano
Primi ingressi già pochi minuti dopo l'apertura. Il sindaco: "C'è chi è contrario ma si ricrederà"

Stamattina l'apertura della nuova piattaforma ecologica in via Ferrarin a Venegono Superiore alla presenza di quasi tutta la maggioranza ma l'opera continua a far discutere.
Nuova piattaforma ecologica: aperta
Dieci anni di discussione, polemiche e riunioni, quasi 500mila euro di costo sostenuto dal Comune e una nuova struttura moderna e quasi indipendente dal punto di vista energetico: da stamattina, giovedì 4 giugno, la nuova piattaforma ecologica di Venegono Superiore è aperta ai cittadini. La prima alzata della sbarra alle 9.30, con il sindaco Ambrogio Crespi, la sua giunta e i consiglieri di maggioranza primi a valicarne i cancelli.
La struttura




La piattaforma è molto diversa da quella di via Canalino, soprattutto per via delle prescrizioni fornite dalla Guardia di Finanza e dall'Aeronautica Militare e necessarie per la vicinanza all'eliporto della prima e all'aeroporto di Leonardo. La struttura è infatti completamente coperta, quasi "chiusa" da una struttura metallica che la ripara dalle turbolenze causate dalle attività di volo. Si accede con la carta regionale salendo su una breve rampa che porterà sul retro; qui le auto (massimo 8 alla volta) potranno sostare per permettere di scaricare i propri rifiuti per poi proseguire fino all'uscita. Novità della nuova piattaforma la possibilità di conferire, per i cittadini, anche gli inerti.
Ultime polemiche
Stamattina all'apertura però c'è stata anche la voce discordante di un cittadino, presente con due cartelli di dissenso. "Non sono contro l'opera in sè, che anzi mi sembra ben realizzata - ha premesso - ma contro la sua realizzazione qui, in un'area agricola che specie in questo periodo è diventata meta per le attività e le passeggiate di sportivi e famiglie. E in un'area, l'ultima a Venegono che, libera da alberi e case, regalava un paesaggio bellissimo oggi deturpato. Nonostante le tante voci contrarie di questi anni l'Amministrazione è andata avanti senza batter ciglio, consumando ulteriore suolo e rovinando ulteriormente un luogo e un paesaggio che già avevano subito la costruzione della caserma della guardia di Finanza".
"Non c'erano altre soluzioni. Oggi un traguardo importante"
"E' stato un lungo percorso ma oggi ne vediamo la fine - ha commentato il sindaco - Da dieci anni se ne parla, si progetta e si incontrano i 'vicini'. Abbiamo ascoltato tutte le indicazioni e le richieste della Finanza e dell'Aeronautica coinvolgendo anche il Politecnico di Milano e il risultato è una nuova piattaforma ampia, moderna ed energicamente quasi indipendente grazie ai pannelli solari, in grado di fornire anche un servizio in più ai cittadini". Crespi e l'assessore all'Ecologia Fabrizio Passannante si soffermano anche sulle lamentele espresse dal cittadino.
"Le abbiamo provate tutte, abbiamo anche interpellato il Parco Pineta ma questa alla fine è risultata l'unica soluzione possibile - spiegano i due - L'alternativa sarebbe stata rinunciare ad avere una piattaforma, con un aumento dei costi per i cittadini e, nel caso di un passaggio ad un'altra gestione, altri problemi. Ma noi avevamo promesso questo intervento e i cittadini hanno confermato di approvarlo alle ultime elezioni. La presenza della piattaforma non impedirà a nessuno di passeggiare o fare un giro in bicicletta lungo i sentieri dei campi. Per quanto riguarda i costi, abbiamo dovuto rivedere diverse volte il progetto iniziale per far fronte alle indicazioni arrivate e ha portato degli aumenti. Costi che comunque sono molto minori rispetto a quelli cui avremmo dovuto far fronte se avessimo tenuto aperta l'area di via Canalino sia per la causa legale in corso che avremmo perso sia per i lavori che sarebbero stati necessari per la vicinanza al San Giorgio e che di fatto ci avrebbero comunque costretti a realizzare una nuova piattaforma. Sappiamo che c'è chi è contrario ma siamo certi che cambierà idea".