Processo

Truffa nei lavori per il riscaldamento delle scuole, via al processo

La vicenda era esplosa nel 2019, con le aule al freddo e gli studenti in protesta in tutta la provincia

Truffa nei lavori per il riscaldamento delle scuole, via al processo
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Dieci imputati per i lavori pagati dalla Provincia ma non eseguiti, che lasciarono al freddo diverse scuole superiori della Provincia, comprese quelle di Tradate e Saronno (a Tradate Don Milani, Geymonat e Curie, a Saronno i Licei Grassi e Legnani e gli istituti Riva, Zappa e Parma). Le accuse sono di truffa aggravata in danno di Ente Pubblico, frode in pubbliche forniture e falso ideologico.

Scuole al freddo, dieci imputati a processo

In breve, nonostante interventi e manutenzioni fossero stati registrati e pagati da Villa Recalcati, i riscaldamenti non funzionavano. Le indagini della Guardi di Finanza chiusesi nel 2020 fecero emergere che almeno a partire dal 2016, uno dei professionisti, all’epoca direttore esecutivo del contratto, avrebbe falsamente attestato la regolarità esecutiva dei lavori, nonostante non fossero stati realizzati completamente.

Complessivamente, aveva calcolato la Finanza, inadempimenti per 2,5 milioni di euro. Ogni intervento e opera però andrebbero collaudati. E qui subentrava il secondo professionista che, all’atto del collaudo finale avrebbe quantificato in 850 mila euro il valore delle opere non realizzate.

Le indagini avevano fatto emergere gli accordi illeciti intercorsi tra i due professionisti finalizzati ad alleggerire la posizione delle imprese inadempienti (per le quali, uno di essi, da libero professionista, aveva prestato collaborazione), portando alla redazione di un rapporto finale ed al rilascio del certificato di collaudo in cui sarebbero stati ulteriormente ridotti i valori delle inadempienze, arrivando a quantificarli in circa 250 mila euro.

Le conseguenze di tutto erano stati aule e studenti al freddo e poi in protesta in tutta la provincia. Ieri, martedì 31 maggio, il primo breve approdo in aula, in cui la Provincia di Varese ha chiesto di costituirsi parte civile. L'8 novembre la nuova udienza.

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