Trova i suoi due cani morti in via Tenore: è avvelenamento, attivati Comune e Ats
Il proprietario ha portato uno dei due cani dal veterinario libero professionista che dopo l’esame sull’animale ha emesso la diagnosi di sospetto avvelenamento corredato da referto anamnestico.

Ancora due cani uccisi a Fagnano Olona. E questa volta c’è il riscontro, con l’esame del veterinario sul cadavere a confermare il sospetto avvelenamento.
Tra i suoi due cani morti, sono stati avvelenati
Dopo i tre casi denunciati (ma solo sui social) a inizio agosto, a generare sconcerto e allarmismo, presto sfociati in una diffusa psicosi, nei giorni scorsi è toccato a un imprenditore agricolo di via Tenore trovare i suoi due animali morti nei campi poco distanti dalla sua abitazione, decessi apparsi subito di origine dolosa. A differenza dei precedenti episodi però questa volta il proprietario – supportato dall’amministrazione comunale e dal responsabile della vicina colonia felina di via Marx – ha seguito la procedura dettata dalla Legge (Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati – Ordinanza del 12 luglio 2019 e successive proroghe): uno dei due cani è stato portato dal veterinario libero professionista che dopo l’esame sull’animale ha emesso la diagnosi di sospetto avvelenamento corredato da referto anamnestico.
Attivati Comune e Ats
Di qui il passaggio successivo, con la comunicazione a sindaco e Ats e la segnalazione al portale unico degli avvelenamenti dolosi degli animali, istituito dal Ministero della Salute presso il Centro di referenza nazionale per la medicina forense veterinaria dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana, mentre la carcassa è stata inviata da Ats all’Istituto zooprofilattico sperimentale territoriale (a Brescia) per le analisi che dovranno confermare il sospetto e specificare le sostanze che hanno provocato l’avvelenamento. A seguito di questa ulteriore indagine verrà data comunicazione al Portale nazionale e all’autorità giudiziaria, mentre spettano al sindaco l’invio della notizia di reato alla Procura e la disposizione delle operazioni di bonifica dei luoghi.
L'assessore Palomba
«E’ quanto andava fatto anche per i precedenti casi – spiega l’assessore Giuseppe Palomba che sta seguendo personalmente la vicenda – ma che tocca ai proprietari avviare, non al Comune. Fino a questo episodio non risultano infatti segnalazioni e denunce di avvelenamenti sul nostro territorio, nonostante il clamore sui social. Ora andremo fino in fondo, in collaborazione con le autorità competenti e secondo quanto dispone la Legge in materia».
Non ha trovato invece fondamento l’allarme per bocconi avvelenati segnalati in più di un’occasione, dalla Costiola a via Corridoni, allarmi rivelatisi poi infondati.