Tangenti dall'Azerbaijan per mezzo milione, condannato l'ex deputato di Rovello Luca Volontè
L'accusa è di corruzione: avrebbe ricevuto soldi dall'Azerbaijan per arrivare alla bocciatura del rapporto Straesser in sede europea

L'ex deputato Udc di Rovello Porro Luca Volontè (nella foto in copertina dell'European People's Party), secondo i giudici del Tribunale di Milano, avrebbe ricevuto mezzo milione di euro in tangenti da due politici dell'Azerbaijan per orientare un voto del Consiglio d'Europa su un rapporto sulle condizioni dei prigionieri politici nell'ex stato sovietico.
Tangenti dall'Azerbaijan, condanna a 4 anni per l'ex deputato Volontè
Corruzione. E' questa l'accusa mossa dal Tribunale di Milano a Luca Volontè, ex deputato dell'Udc e membro dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa (dal 2008 al 2013) di Rovello Porro. Insieme a lui, a processo anche due politici azeri che avrebbero commesso il fatto, Elkhan Siraj Suleymanov e dal collaboratore Muslum Mammadov, anche loro condannati a 4 anni.
Le indagini erano iniziate dopo la segnalazione dalla banca di alcuni movimenti sospetti sul suo conto corrente, una ventina di bonifici che dalle casse pubbliche azere sarebbero arrivati sul suo conto tramite una rete di banche e società off-shore, per circa 2,4 milioni di euro, ricevuti per orientare il voto dell'assemblea europea a favore del governo azero nel 2013, quand'era stata chiamata a votare il rapporto Straesser sulle condizioni dei prigionieri politici in Azerbaijan. Alla fine, di quei venti il Tribunale ha ritenuto illecita la provenienza dei primi tre, appunto per mezzo milione di euro.
"Sono certo della mia innocenza. Ora con gli avvocati leggeremo le motivazioni della sentenza - ha dichiarato Volontè a Il Fatto Quotidiano - In ogni caso continuo a confidare nella giustizia e, come è emerso in questi due anni di dibattimento, sono convinto che le mie ragioni possano trovare piena soddisfazione in appello".