Varese

Spacciatori in tenda nei boschi svegliati dalla Polizia: arrestati

A trovarli era stato un fungiatt che ha subito chiamato le forze dell'ordine. Uno dei due era evaso dal carcere

Spacciatori in tenda nei boschi svegliati dalla Polizia: arrestati
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Brutto risveglio per due spacciatori magrebini, rispettivamente di 31 e 22enne, che la mattina di domenica 3 ottobre sono stati sorpresi dalle Volanti della Questura di Varese in una tenda da campeggio all’interno dell’area boschiva adiacente a via Vetta d’Italia, nel rione di San Fermo.

Spacciatori in tenda nei boschi stanati dal fungiatt

I due, infatti, avevano fatto di quel bosco la loro base operativa per lo spaccio di stupefacenti, accampandosi con una piccola tenda, nonostante le avverse condizioni metereologiche. La presenza della tenda ha insospettito un “fungiatt” che ha subito allertato una pattuglia della polizia in transito.

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Svegliati e arrestati

Gli agenti, dopo aver chiesto rinforzi ai colleghi di un’altra volante, hanno raggiunto il posto indicato sorprendendo due magrebini che dormivano profondamente all’interno della tenda. I due, svegliatisi di soprassalto e notando le divise, hanno cercato inutilmente di scappare portando con loro un borsello. Prontamente sono stati contenuti dai poliziotti che all’interno del borsello hanno trovato i guadagni della loro attività di spaccio, pari a circa 8.000 euro in contanti oltre a 105 grammi di cocaina, 50 di eroina e un panetto di hashish.

La successiva perquisizione ha permesso di rinvenire 5 telefoni cellulari utilizzati per gestire i contatti con gli acquirenti e diverse powerbank per mantenere la carica della batteria dei telefoni sequestrati.

Uno era evaso dal carcere

I due sono stati accompagnati negli Uffici della Questura dove sono stati identificati. Dai successivi accertamenti è emerso che il più giovane, nel mese di giugno scorso, mentre si trovava ristretto presso il Carcere di Varese, approfittando di un permesso breve, non aveva fatto rientro, dandosi alla macchia. Per questo motivo, alla prima imputazione per spaccio di stupefacenti è stata aggiunta anche quella per evasione. Ultimate le formalità di rito, i due sono stati associati al carcere di Varese a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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