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Solaro, panchina rossa contro la violenza sulle donne

Il sindaco Moretti e la consigliera Diagne hanno realizzato un video che sarà diffuso sui canali social

Solaro, panchina rossa contro la violenza sulle donne
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Anche il comune di Solaro sostiene e promuove la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Lo scopo dell'iniziativa è quello di promuovere il numero e l'app 1522, il contatto con il servizio pubblico promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri. Per farlo il sindaco Nilde Moretti e la consigliera con delega alle Pari Opportunità Eva Diagne, hanno realizzato un video che sarà diffuso sui canali social del Comune di Solaro. Sindaco e consigliera ricordano i dati di una vera e propria emergenza, quella della violenza di genere, raccolti dai centri di aiuto della zona. Inoltre in questi giorni saranno distribuiti nelle edicole e nelle farmacie del paese i segnalibri con i riferimenti del 1522 nazionale e del Centro Antiviolenza Hara.

 

Le parole del sindaco Moretti

Il simbolo della nostra iniziativa è la panchina rossa che abbiamo realizzato e posizionato con la collaborazione di tutte le consigliere comunali di Solaro nella piazzetta dell’AggregaGiovani di via Primo Maggio. In questo periodo di crisi, un'altra emergenza deve essere portata all'attenzione di tutti: quella della violenza sulle donne. Siamo tutti costretti in casa in rispetto delle norme, ma per alcune donne la situazione è più difficile, forzate a convivere con uomini che le maltrattano. Il numero 1522 così come tutti i servizi di zona sono gli strumenti utili per uscirne, mi rivolgo direttamente a loro: non abbiate paura, non siete sole, denunciate

 

Le parole della consigliera Diagne

I dati sono sconcertanti. Invito tutti a vedere e diffondere il nostro video per sensibilizzare quelle persone che sanno ma non parlano e per aiutare quelle donne che non trovano la forza di reagire. A Solaro abbiamo una panchina rossa che ricorda la nostra battaglia, ma non basta e per questo ci siamo impegnati in questi mesi a diffondere la cultura del rispetto ed a evidenziare tutti i mezzi a disposizione. Il nostro è un segnale di vicinanza, per infondere coraggio in chi soffre

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