Scuole Varese imbiancate in estate dai richiedenti asilo

Gli ospiti in città effettueranno delle attività di volontariato.

Scuole Varese imbiancate in estate dai richiedenti asilo
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Scuole Varese imbiancate in estate mediante attività di volontariato dai richiedenti asilo.

Scuole Varese imbiancate

Ad imbiancare le scuole comunali quest'estate ci penseranno i richiedenti asilo ospiti a Varese. Le attività di imbiancatura sono già iniziate in diverse scuole e proseguiranno per tutto luglio e agosto. Queste attività di volontariato in favore della comunità varesina che vengono svolte dai ragazzi presenti presso la struttura di Masnago sono il risultato di un accordo sottoscritto tra i Servizi sociali del Comune di Varese e la Fondazione Progetto Arca Onlus.

I plessi interessati

In particolare, grazie ad accordi con le associazioni dei genitori, gli interventi si svolgeranno nei plessi scolastici “Marconi”, “Baracca” e “Pascoli”, mentre alla scuola “Mazzini” verrà sistemato l'orto didattico della scuola. Oltre alle scuole, le imbiancature verranno effettuare anche nel “centro” di via Maspero - sede oltre che del CDA anche del “centro di emergenza” (dormitorio ) - . I lavori serviranno a rendere più gradevole il luogo dove vengono ospitati le persone “senza fissa dimora” che accettano di intraprendere un percorso di reinserimento sociale. Inoltre, altri interventi in città sono in fase di programmazione e verranno presto effettuati.

“L'accoglienza va di pari passo con la sicurezza e con l'idea che si debbano creare occasioni affinché i ragazzi possano sentirsi utili attraverso forme di impegno volontario che ripagano la comunità ospitante e che possono essere condivise da tutti i varesini – spiega Roberto Molinari, assessore ai Servizi sociali - La scelta di stipulare accordi con gli enti gestori dei richiedenti asilo presenti a Varese per concordare occasioni di impiego in attività di volontariato ha caratterizzato questa amministrazione in questi due anni a fronte di un passato recente in cui si preferiva sottacere il problema e la presenza in città di richiedenti asilo. La scelta di non nascondersi dietro la demagogia, pur in assenza di poteri decisionali in questo campo che, si ricorda, sono tutti in capo alla Prefettura, ci ha spinti a costruire un tavolo di confronto con gli Enti gestori e a far sì che attraverso il dialogo e l'impegno costante si possano concordare iniziative capaci di dare un senso diverso alla loro presenza”.

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