Rissa tra ubriachi con sassi e mazze da baseball: la Polizia chiude l'Evergreen Bar

Quella del 28 gennaio è stata l'ultima delle diverse risse che negli anni hanno costretto la Questura a prendere provvedimenti.

Rissa tra ubriachi con sassi e mazze da baseball: la Polizia chiude l'Evergreen Bar
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Licenza revocata per l’Evergreen Bar di Legnano dopo una rissa tra i clienti ubriachi armati di sassi e mazze da baseball.

Ancora risse, via la licenza all’Evergreen Bar

“Revoca della licenza al fine al fine di evitare la reiterazione dei comportamenti illeciti e violenti da parte dei suoi
frequentatori con precedenti penali e di Polizia, i quali possono arrecare danno per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini”. E’ così che il Questore di Milano Marcello Cardona ha disposto la chiusura dell’Evergreen Bar di via Pontida a Milano. Il locale era già stato destinatario di quattro decreti di sospensione, duranti anche quindici giorni e trenta giorni. L’ultimo episodio, fatale per la licenza, la rissa tra ubriachi del 28 gennaio.

L’ultima rissa

A motivare il provvedimento della questura i fatti del 28 gennaio. Quella sera, la Polizia di Stato di Legnano era intervenuta fuori dal locale. Al loro arrivo, il personale medico stava soccorrendo quattro feriti, uno dei quali privo di sensi sul marciapiede. Diverse vetrine erano in frantumi, distrutte dai sassi lanciati e ritrovati sul pavimento, tra i tavolini ribaltati, cocci di vetro e tracce di sangue. I gestori, marito e figlio della titolare, erano feriti all’interno del locale, con una pistola scacciacani usata nella speranza di sedare la rissa, mentre fuori alcuni individui ubriachi inveivano contro le Forze dell’Ordine.

Notte agitata

Mentre all’interno dell’Evergreen Bar gli operatori della Polizia cercavano di capire cosa fosse successo, fuori gli attori della rissa cercavano di entrare per aggredire i due gestori, ritenendoli colpevoli per aver ferito dei loro amici. Uno di loro, in particolare, continuava a inveire contro il marito della titolare, accusandolo di averlo colpito al braccio con una mazza da baseball che gli agenti hanno trovato a terra, spezzata in due e sporca di sangue. Il tutto si è infine risolto con sei ricoveri e con un codice rosso e 20 giorni di prognosi per il gestore.

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