Vighizzolo

Rapina in posta nel Comasco, dipendenti minacciati con un coltello

Arrestato l'autore del colpo. Si sarebbe dovuto trovare ai domiciliari

Rapina in posta nel Comasco, dipendenti minacciati con un coltello
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Nel corso del pomeriggio di ieri, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cantù e della Tenenza di Mariano Comense, hanno tratto in arresto in flagranza di reato F.M., canturino classe 1967. E' responsabile del reato di rapina aggravata, nonché di evasione dagli arresti domiciliari.

Rapina in posta a Vighizzolo, dipendenti minacciati con un coltello

I fatti risalgono alla tarda mattinata di ieri, 4 ottobre 2021. Un uomo con il capo coperto da una giacca con cappuccio ed il volto celato dietro una mascherina chirurgica, è entrato all’interno dell’ufficio postale della località Vighizzolo dove, impugnato un coltello a serramanico, ha intimato al personale di sportello la consegna del contante presente in cassa, per una cifra di poco inferiore ai mille euro. Ricevuto il danaro, il malfattore si è fatto consegnare dagli stessi dipendenti una busta, al cui interno prima di dileguarsi velocemente a piedi ha inserito la refurtiva.

Ricevuta la segnalazione dell’evento e la descrizione fisica dell’autore, i militari operanti, impegnati senza soluzione di continuità nelle ricerche di quest’ultimo e facendo leva sulle conoscenze info-investigative del territorio, hanno indirizzato le indagini. Oltre alle caratteristiche fisiche compatibili, è un soggetto noto per i suoi precedenti penali specifici. Raggiunta prontamente l’abitazione dove l'uomo stava scontando la misura degli arresti domiciliari per altra causa l’uomo, che nel frattempo era rientrato a casa ed aveva indossato un pigiama, è stato trovato e sottoposto a perquisizione domiciliare. Rinvenuti gli stessi indumenti descritti dai testimoni ma soprattutto di una caratteristica busta delle Poste Italiane utilizzata per la corrispondenza interna, nonché del denaro contante corrispondente a quanto precedentemente asportato.

Successivamente, non lontano dal luogo del reato, è stato rinvenuto, abbandonato dal reo, anche l’arma bianca utilizzata durante le fasi della rapina. La profonda conoscenza del territorio e del suo tessuto criminale nonché la rapidità dell’azione investigativa hanno quindi permesso di: raccogliere inconfutabili elementi di colpevolezza a carico del reo in ordine al reato di rapina aggravata dall’uso di armi; recuperare la refurtiva che veniva poi restituita a Poste Italiane; documentare l’allontanamento arbitrario dell’arrestato dal luogo di detenzione domiciliare. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di Como a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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