Isolamento

Pronti i primi due Covid Hotel in provincia di Varese, con 104 posti

Nel caso non bastassero Ats pronta ad attivarsi con le altre strutture che hanno risposto alla chiamata. Si aspetta ancora risposta invece dagli albergatori comaschi

Pronti i primi due Covid Hotel in provincia di Varese, con 104 posti
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Ats Insubria ha comunicato la prossima apertura dei primi due Covid Hotel per il suo territorio: oggi, giovedì 19 novembre, la firma delle convenzioni.

Covid Hotel in provincia di Varese

Saranno il JetHotel di Gallarate con 40 posti e il Shg Hotel Villa Porro Pirelli con 64 posti a Induno Olona i primi due Covid Hotel della provincia di Varese. Come spiegato questa mattina, giovedì 19 novembre, dal dottor Ettore Presutto di Ats Insubria la scelta è ricaduta per il momento sulle due delle otto strutture che hanno risposto alla manifestazione di interesse subito pronte ad aprire, con soddisfazione dei criteri strutturali, impiantistici e di sicurezza richiesti e approvati dalle commissioni create dall'ente sanitario.

Le convenzioni con le strutture saranno siglate già nel pomeriggio.

Chi potrà accedere

La scelta si è basata anche su criteri territoriali: le due strutture dovrebbero permettere di soddisfare tutte le richieste provenienti dal territorio coperto dall'Asst Valle Olona e da quello dell'Asst Sette Laghi. I requisiti per essere ospitati dai Covid Hotel sono oltre ovviamente alla positività al tampone, lo stato asintomatico o paucisintomatico e la non necessità di assistenza. All'interno di queste strutture ad Ats spetterà il supporto alla sorveglianza sanitaria e la formazione del personale che lavorereà all'interno.

Il coinvolgimento dei Comuni

I Comuni saranno direttamente coinvolti. A loro infatti i medici di medicina generale dovranno segnalare l'esigenza di ricovero in un Covid Hotel dei loro assistiti, e sarà il Comune, ricevuta la richiesta, a rivolgersi ad Ats secondo una procedura che sarà comunicata in una prossima riunione.

"Pronti ad aprire nuove strutture"

Centoquattro posti in totale quindi per la provincia di Varese, con altri che potrebbero partire se ve ne fosse esigenza.

"Abbiamo altre 6 strutture disponibili, e nel frattempo abbiamo ricevuto altre candidature - ha fatto sapere Presutto - Dubitiamo comunque ci sia una domanda superiore all'offerta oggi disponibile, anche basandoci sull'esperienza dell'Hotel Michelangelo di Milano che nei periodi di massima è stato occupato al 50%. Per ora comunque osserveremo il criterio della distribuzione omogenea, se ci fosse la necessità sigleremo nuove convenzioni".

E Como?

In ritardo rispetto a Varese il territorio di Como, dove ancora non ci sarebbero state risposte alla manifestazione di interesse.

"Ieri abbiamo incontrato i rappresentanti degli albergatori lariani spiegando loro i requisiti chiesti alle strutture - ha concluso Presutto - nei prossimi giorni contiamo di ricevere le conferme sulla possibilità di aprire anche qui dei Covid Hotel".

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