Presunti illeciti alla Fondazione Raimondi: assoluzione per tutti

L’indagine della Guardia di Finanza innescata dalla querela di un ex dirigente: tutte le accuse smontate

Presunti illeciti alla Fondazione Raimondi: assoluzione per tutti
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Limpida e fedele alla sua ispirazione di servizio generoso e benevolo alla comunità.

Presunti illeciti, assoluzione per tutti

E’ l’immagine della Fondazione Raimondi che emerge consolidata nei suoi principi secolari, intatti e rafforzati dopo l’atteso esito del procedimento nei confronti di sette imputati della struttura sanitaria di Prospiano, a seguito di un’indagine della Guardia di Finanza del 2015, sollecitata dalla querela di un ex dirigente della Fondazione, licenziato tre anni prima. Il quale aveva segnalato una serie di reati che sarebbero stati compiuti alla Raimondi e che invece non si sono rivelati tali: tutti prosciolti dalle accuse. Con l’unico imputato che aveva invece voluto il rito abbreviato per ottenere una sentenza che fugasse ogni ombra a raccogliere la soddisfazione della piena assoluzione. I sette imputati erano medici, amministratori e direttori generali, oltre alla Fondazione Raimondi aggregata al processo penale per la responsabilità dell’ente ai sensi del D.Lvo 231\2001. I primi rischiando una condanna detentiva la seconda rischiando una pesante sanzione amministrativa. I reati ascritti sostanzialmente tre, la induzione indebita a versare importi non dovuti da parte dei pazienti, l’inadempimento al contratto con il servizio sanitario regionale  per le prestazioni sanitarie, la truffa ai danni del servizio sanitario regionale.

Il processo

La Fondazione Raimondi e un fisiatra hanno scelto il giudizio abbreviato e sono stati assolti. Gli altri imputati hanno discusso all’udienza preliminari e pure sono stati prosciolti. Lo stesso Pubblico Ministero, dr. Caramore ha alla fine concluso per la insussistenza dei reati e della responsabilità dell’Ente Fondazione Raimondi. L’imputazione originaria era del 2013, ma l’udienza preliminare è stata fissata nel 2017. In particolare l’avvocato Fausto Moscatelli, difensore della Fondazione Raimondi, esprime la sua soddisfazione per la definitiva esclusione di ogni profilo di illiceità nella conduzione dell’ospedale di Gorla Minore. «Basta entrare una volta soltanto – riferisce il difensore – in quel luogo per respirare la certezza che lì non possa compiersi che il bene. Sono state scritte molte memorie e prodotti molti documenti da parte di tutti i difensori per dimostrarlo.

Il giudice ha condivido le conclusioni del pm

Il Giudice per l’Udienza Preliminare dr Stefano Colombo ha condiviso le conclusioni del Pubblico Ministero e delle difese ed ha assolto tutti. Magistratura attenta che ha fatto giustizia, dopo accurati accertamenti e quindi a ragione veduta. Si tratta di una istituzione nata nei secoli scorsi dalla generosità di un sacerdote e del fratello, i Raimondi appunto, che disponendo del loro patrimonio a favore di questa iniziativa, hanno determinato la costruzione dell’attuale ospedale. La sentenza assolutoria è il trionfo del bene e il colpo di spugna su ogni sospetto di irregolarità. La Fondazione Raimondi non ha mai smesso di servire il territorio e può continuare a farlo affrancata da ogni ombra».

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